Piano Mattei per l’Africa, al via il progetto Sace: per valorizzare quei territori e rilanciare le imprese italiane
Piano Mattei avanti tutta. L’ambizioso progetto del governo Meloni con quello che è uno dei pilastri del programma dell’esecutivo – e che non a caso porta il nome del fondatore dell’Eni Enrico Mattei – partendo da presupposti di notevole interessi economici e sociali sia per l’Italia che per l’Africa, è un work in progress che si arricchisce di nuovo slancio ad ogni ulteriore proposta di incontri, iniziative e programmi che, non solo rilanciano con grande attivismo i temi caldi dell’agenda internazionale, ma punta su un livello di imprenditorialità giovane e innovativa di cui l’Africa ha bisogno. Una necessità che si innesta anche sull’opportunità di dare visibilità e impulso alle nostre imprese.
Piano Mattei, Sace: al via il progetto “Africa Champion Program”
E allora, è in questo contesto che si inserisce e si articola il percorso formativo dedicato alle imprese italiane che desiderano acquisire competenze per operare nelle geografie incluse nel Piano Mattei, che mira a creare relazioni commerciali e valorizzare le eccellenze italiane. È Africa Champion Program, lanciato da Sace con il patrocinio del ministero degli Esteri e con il supporto della struttura di missione per l’attuazione del Piano Mattei della Presidenza del Consiglio dei ministri insieme ad attori istituzionali come l’Agenzia Ice, Cop, Simest, Confindustria Assafrica & Mediterraneo e Câmara de Comércio Mocambique-Itália, che prenderà ufficialmente il via nel 2025.
Un programma articolato in corsi di formazione, incontri e iniziative imprenditoriali
«Si tratta di un programma di formazione e di incontri con quelli che possono essere i nuovi player con cui le aziende italiane possono confrontarsi in Africa. Assieme al mondo delle istituzioni italiane e agli attori del sistema, vogliamo accompagnare questo avvicinamento verso l’Africa e lo possiamo fare perché partiamo da quella che è la nostra conoscenza di quel territorio. Dall’inizio del Piano Mattei abbiamo già realizzato 1,2 miliardi di iniziative e da qui stiamo partendo per far si che ci sia uno slancio ancora maggiore per le Pmi per entrare in Africa», ha spiegato Alessandra Ricci, Ad di Sace.
Un’opportunità di dare slancio alle potenzialità di quei territori e rilancio alle imprese italiane
Sottolineando come l’attuale situazione geopolitica non sta creando difficoltà in quanto «ha investito altre aree. Noi avevamo già identificato l’Africa come uno dei potenziali Paesi cosiddetti gate, infatti, stiamo aprendo una nuova sede a Rabat in Marocco in aggiunta alle altre due sedi a Il Cairo e Johannesburg».
Per Alessandro Terzulli, Chief Economist di Sace, si tratta di «un Continente dalle alte potenzialità, è posizionato per cogliere alcuni macro trend che sempre più si affermeranno come quello demografico, quello dello sviluppo di una classe media, dell’urbanizzazione, quello tecnologico. È necessario un approccio di traino per le nostre imprese affinché possano cogliere le potenzialità, ma è improntare anche l’aspetto bilaterale».
Piano Mattei, Africa: le due fasi del progetto Sace e come è articolato in 3 punti nodali
Il progetto si articola in due fasi: un percorso formativo suddiviso in 3 moduli con approfondimenti verticali su Costa D’Avorio, Egitto, Marocco, Mozambico, Tunisia, Kenya e su tre settori chiave: energia, infrastrutture e agroalimentare. Business Matching, ovvero una seconda fase dedicata alla creazione di opportunità commerciali mediante sessioni di business matching, tra imprese italiane e controparti africane, anche nell’ambito del programma di push strategy di Sace.
Ma il progetto presentato oggi è solo l’inizio di una serie di opportunità di confronto e condivisione
E ancora. Africa Champion Program è solo l’inizio di una serie di opportunità di confronto e condivisione di visioni e strumenti concreti a supporto delle imprese italiane che sono interessate ad approcciare il mercato africano o che sono già presenti e intendono potenziare la loro presenza nell’area geografica. L’Africa guarda al futuro con lo slancio di una regione che, dopo anni non facili, mira a essere la prossima protagonista della crescita globale. Pur con le consuete, profonde differenze tra gli oltre 50 Paesi che compongono il continente africano, si evidenziano segnali positivi provenienti da mercati di interesse per le nostre imprese.
Tutte le possibilità enucleate e già sviluppate
L’interscambio tra Italia e Africa, del resto, ha già mostrato notevoli potenzialità nel corso del 2024 raggiungendo 60 miliardi di euro, come mostrano i dati Istat raccolti dall’Ufficio Sudi di Sace. Le previsioni sul 2025 sono positive: è previsto infatti un incremento del 7,7% nel Nord Africa e dell’8,5% nell’Africa Subsahariana, considerando rispettivamente 14 miliardi e 6,5 miliardi di, export italiano registrati nel 2023. In questo contesto, il nuovo approccio di Sace per l’Africa ha visto una crescente esposizione verso il continente: dal 2022 Sace ha deliberato 1,2 miliardi nel 2024, data di inizio del Piano Mattei.
Import e export credit: le opportunità messe in campo per la crescita sostenibile e l’integrazione regionale africana
Infine, come anticipato, alla tradizionale offerta export credit, in collaborazione con la Struttura di Missione del Piano Mattei, Sace ha aggiunto l’operatività push per rafforzare il ruolo delle imprese italiane in Africa, individuando geografie ad alto potenziale come Costa d’Avorio, Senegal e la prima operazione di Push Strategy in Benin, concedendo una garanzia a copertura di un finanziamento di 120 milioni di euro destinato al Ministero delle Finanze del Benin. Inoltre Sace ha garantito il primo finanziamento da 100 milioni di euro alla banca multilaterale di sviluppo Trade Development Bank (TDB) per favorire la crescita sostenibile e l’integrazione regionale africana, aumentando le opportunità di export per le imprese italiane.