Più forza contro gli “estremismi della sinistra”: Procaccini spiega perché per Ecr la vittoria di Trump vale doppio
C’è la soddisfazione per la vittoria di un partito con cui “abbiamo un legame antico e particolarmente forte”. Ma c’è anche, forse soprattutto, la consapevolezza che la condivisione di una stessa sensibilità politica su temi cruciali come la transizione ecologica e l’immigrazione può rafforzare anche in Europa la battaglia della destra per un ritorno al pragmatismo e al buon senso, contro le derive ideologiche della sinistra. A spiegare perché per i Conservatori europei la vittoria di Donald Trump e dei repubblicani è fonte di doppia soddisfazione è il co-presidente di Ecr, Nicola Procaccini.
La doppia soddisfazione dei Conservatori per la vittoria dei Repubblicani
Intervistato da La Verità, Procaccini ha sottolineato che “la soddisfazione è accresciuta dalla reazione che osserviamo negli Usa rispetto ad argomenti portati avanti con una logica estremista dalla sinistra”. Il primo esempio è quello del Green deal, affrontato dalla sinistra con una “furia ideologica che in qualche modo ha sacrificato le realtà economiche e produttive sull’altare di una transizione verde, che soprattutto dal punto di vista energetico non ha tenuto nella giusta considerazione le ricadute in termini di sovranità politica”. “Ci si è consegnati alla Cina, senza che peraltro l’ambiente avesse alcun tipo di beneficio da queste politiche”, ha sottolineato l’europarlamentare di FdI, dicendosi convinto che il ritorno di Trump alla Casa Bianca spingerà ulteriormente verso più miti consigli anche l’Ue. “Credo che già alla fine della scorsa legislatura – ha sottolineato Procaccini – ci sia stato una sorta di ripensamento, anche in seguito alla protesta dei trattori. Credo che i prossimi cinque anni saranno molto più simili agli ultimi tre mesi della scorsa legislatura europea che ai quattro anni e nove mesi precedenti, quando si è andati a tutta forza verso il baratro”.
Procaccini: “L’elezione di Trump è uno stimolo all’Europa per cambiare rotta”
Per Procaccini “è già nelle cose” che l’elezione di Trump sarà per l’Europa uno stimolo a invertire la rotta. “Sono convinto – ha detto, rispondendo a una domanda di Carlo Tarallo che firma l’intervista – che dopo che la nuova Commissione sarà entrata in carica, il riequilibrio che si è manifestato nel Parlamento europeo produrrà atti legislativi di tutt’altro segno rispetto alla follia eco-chic che ha danneggiato gravemente l’economia, e ricordiamo che un’economia in salute è indispensabile per portare avanti efficaci politiche ambientaliste”.
Green deal, immigrazione, woke: il messaggio del popolo americano che arriva anche al di qua dell’Oceano
Quanto all’immigrazione il co-presidente di Ecr ha ricordato che si tratta di “un problema sociale” e che “l’approccio della sinistra lascia sconvolti, così come il tentativo di voler cancellare la cultura conservatrice sotto la spinta, la pressione del woke”. “Il risultato delle elezioni americane ha dimostrato chiaramente che i cittadini sono contrari a questi approcci”, ha commentato Procaccini, per il quale il voto del popolo americano ha sancito “un riscatto del buon senso, che ha fatto sì che laddove Biden quattro anni fa aveva vinto di molto, stavolta la Harris ha vinto di poco. Laddove Biden aveva vinto di poco, stavolta ha vinto Trump”. “Abbiamo seguito insieme a tanti colleghi europarlamentari la notte delle elezioni Usa e ci siamo resi conto subito di quello che stava succedendo, quando sono arrivati i dati dei primi Stati dove Trump aveva già vinto nel 2020, ma stavolta il vantaggio era cresciuto a dismisura. La forbice si allargava in modo tale da permetterci di pronosticare la vittoria di Trump, e alla fine – ha concluso – così è andata”.