Pro Pal scatenati occupano la Leonardo. Crosetto: “Eversivi, non vanno vezzeggiati come a Bologna” (video)

13 Nov 2024 15:21 - di Redazione
Leonardo pro Pal

Sono i “soliti” studenti dell’intifada, i pro Hamas e pro Palestina, ad aver fatto irruzione e “occupato” la sede Leonardo di corso Francia a Torino. Gli attivisti  hanno occupato la sede, distruggendo e imbrattando gli uffici. A darne notizia è stato il centro sociale Askatasuna: “L’Intifada studentesca sta occupando la Leonardo, azienda bellica tra le più grandi d’Europa, responsabile del genocidio. Free Palestine e Free Lebanon”. Nei video pubblicati si sentono i soliti slogan: “Intifada fino alla vittoria“, “Leonardo criminale” (video).

I “soliti” studenti pro Pal. E Askatasuna plaude

Gli stessi studenti-attivisti hanno spiegato il loro gesto: “oggi siamo entrati a bloccare la Leonardo Spa per denunciarne la complicità con il genocidio in corso a Gaza perpetrato dallo stato illegittimo di Israele ai danni del popolo palestinese. Nonostante il gruppo industriale dichiari di lavorare prevalentemente nel campo della difesa, Leonardo da oltre un anno continua a sostenere l’esercito israeliano attraverso spedizioni che includono assistenza tecnica da remoto, riparazioni materiali e fornitura di ricambi per i velivoli di addestramento della Israeli Air Force. Oltre a questo l’azienda ha fornito i sistemi per i bulldozer blindati (Caterpillar Do), che da anni vengono sistematicamente usati per distruggere le abitazioni palestinesi”, concludono nella nota gli attivisti richiamando l’appuntamento per il pomeriggio di sabato 16 novembre con il corteo regionale per la Palestina.

Pro Pal occupano Leonardo, una trentina identificati

Subito giunge intempo reale il commento del ministro della Difesa Guido Crosetto: “In questo momento dei sedicenti manifestanti pro Palestina sono entrati negli uffici di Leonardo Aeronautica in corso Francia a Torino e stanno distruggendo ed imbrattandoli. Negli uffici era in corso un’importante riunione anche con personale della Difesa. Queste persone vanno trattate per ciò che sono: pericolosi eversivi, e non vezzeggiati come è accaduto a Bologna. I delinquenti non hanno colore politico, sono delinquenti e basta”. Così su X il ministro. Sono circa una trentina, al momento, gli attivisti pro Pal identificati dalle forze dell’ordine. La loro posizione è  al vaglio degli investigatori che stanno visionando le immagini del blitz a cui hanno partecipato alcune decine di attivisti.

 

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