Procaccini: “Il no del Pd a Fitto è vergognoso e sconcertante, una decisione che danneggia l’Italia”

14 Nov 2024 8:59 - di Carlo Marini

“Quello che sta facendo il Pd è vergognoso e sconcertante”: lo dice a Nicola Procaccini, copresidente del gruppo dei Conservatori, di cui Fratelli d’Italia è parte. “Ci aspettiamo che non danneggino il nostro Paese. Se, come siamo certi, Fitto otterrà la vicepresidenza esecutiva, avrà sotto il suo controllo i commissari di Pesca, Agricoltura, Trasporti, Infrastrutture, Turismo, Housing sociale: conviene o no all’Italia? E il tutto dopo aver cambiato narrazione”, aggiunge in una intervista al Corriere della Sera.

“Su Fitto dai dem scelta che danneggia l’Italia”

Poi aggiunge: “Prima avevano detto che avrebbero giudicato Fitto sulla base della sua audizione, il che è anche legittimo. Fitto è stato bravissimo, come era logico che fosse essendo stato per anni a Bruxelles proprio nella commissione che lo valutava, avendo esperienza, capacità, carattere. E allora ecco che arriva la richiesta affinché non sia vicepresidente esecutivo, alla quale si sono accodati i socialisti europei. È una posizione di una gravità enorme. Nemmeno gli spagnoli del Ppe sono arrivati a chiedere di non avere una vicepresidenza, hanno solo detto che la Ribera è inadeguata, dopo i fatti di Valencia”.

Procaccini al Corriere: ecco perché voteremo von der Leyen

A Paola Di Caro del Corriere che chiede: come mai avete votato contro von der Leyen e ora voterete a favore? “Sono due voti diversi – spiega Procaccini – Quello di tre mesi fa era sul programma politico di von der Leyen, al quale eravamo contrari per eccessivo appiattimento rispetto al mandato precedente. A fine novembre si voterà la commissione nella sua composizione, compreso il commissario italiano. D’altra parte, è un fatto incontrovertibile che il Parlamento europeo sia più spostato a destra rispetto alla legislatura precedente. Comunque le istituzioni europee sono indipendenti tra loro, e noi siamo stati favorevoli a tutti i commissari perché rispettiamo le prerogative degli Stati membri. Abbiamo avuto difficoltà a supportare solo la rappresentante belga perché francamente inadeguata. Per il resto, ogni governo in Consiglio europeo esprime un proprio candidato, quella è la regola”.

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