Prodi a Piazza Pulita fa il gioco di Lepore: “Hanno mandato le camicie nere”. Gli utenti lo massacrano (video)

15 Nov 2024 14:30 - di Chiara Volpi
Prodi

«Inni al fassismo che mi hanno turbato molto… È stata un’escalation. Le altre elezioni hanno mandato Salvini a suonare il campanello. Adesso hanno mandato le camicie nere. C’è poco da fare…», un buon Prodi d’annata è il calice avvelenato che Formigli serve ai telespettatori de La7 per la sua ultima puntata di Piazza Pulita in onda ieri sera. Dove, senza minimamente tradire le aspettative e il programma in scaletta – l’ex premier parla come ci si aspetterebbe come Matteo Lepore, il sindaco di Bologna, che ha parlato di un «invio di 300 camice nere», riferendosi ovviamente al governo. Ma sui social si scatena la rivolta…

Prodi a “Piazza Pulita” intona il solito ritornello, e il web si scatena

E infatti, tra chi si premura di sottolineare che «a Prodi andrebbe chiesto soltanto del bel regalo fatto agli italiani con il cambio a 1936,27 ! L’inizio della fine». E chi sull’attacco a freddo al ministro Salvini, ricorda che «Salvini ha suonato il campanello, poi gli agenti hanno arrestato quasi l’intera famiglia perché dedita allo spaccio». C’è anche chi, semplicemente, nella folla di utenti che lancia anatemi all’indirizzo del «migliore amico di Soros», avanza un interrogativo dubitativo: «Ma Prodi ancora proferisce verbo? In qualità di cosa?», prima che qualcuno aggiunga anche: «Prodi è stata la nostra rovina! Perché parla ancora?».

Prodi sulle orme di Lepore: «Hanno mandato le camicie nere»

Eppure il Professore non demorde. Non deflette. E soprattutto, non manca di stringere nella morsa delle accuse degli ultimi giorni, rimpinguando polemiche e pretesti di distrazione di massa: «Le immagini parlano chiaro… come fa lei a dire che non le ha viste?”, sentenzia Prodi rispondendo ad una domanda sulle parole di Giorgia Meloni in merito a quanto accaduto e riportato. Il tutto, ovviamente, con buona gli agenti della polizia feriti e aggrediti dagli antagonisti di sinistra che hanno assaltato le Forze dell’ordine con una aggressività inaudita. Ossia: il tutto per giustificare l’inqualificabile che, peraltro, parlando della violenza deliberatamente agita contro gli agenti, non ha riscosso neppure un commento di solidarietà o di condanna dalla sinistra. E tra le forze dell’ordine colpite in piazza c’è chi ancora aspetta una parola dalla Schlein…

Il copione in scaletta: “allarme democrazia negli Usa” e “Von der Leyen” nei guai in Europa…

Parole che, come rilevato, non arrivano neppure da Prodi che invece ne spende tante da Formigli per lanciare l’allarme democratico negli Usa dove, a detta del Professore, «non c’è più democrazia. E dove questo incrocio tra potere politico e potere economico riesce con la propria forza a dominare ogni aspetto. Cosa che preoccupa molto», rilancia apocalitticamente l’ospite di Piazza Pulita su La7. Ma non solo, perché il Prof si profonde anche in inquietanti disamine e fosche previsioni sul futuro europeo, riguardo al quale assevera con toni drammatici e poteri divinatori: «Ora nei guai c’è Von der Leyen. Ora c’è una rottura completa».

E vaticini, sospetti e moniti sono serviti…

E da Trump – «uno dice – afferma Prodi in diretta tv –: i politici in campagna elettorale dicono cose ma poi… e invece in questo caso, no. Le nomine che ha fatto Trump sono incredibili» –. A Ursula – «come finirà? Farà un compromesso che indebolisce però la nuova commissione» – . Passando per Mattarella – «il garante del Paese è il presidente della Repubblica. E per questo c’è il progetto del premierato, per togliere questo ruolo di garante al presidente della Repubblica» – vaticini, sospetti e allarmi sono serviti: parole di Prodi. (Sotto, un momento della partecipazione tv di Prodi a Piazza Pulita su La7 dall’account X della trasmissione).

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