RDS, Montefusco: “Passione generazionale e innovazione, così siamo diventati una entertainment company”
RDS 100% Grandi Successi, una delle emittenti radiofoniche più amate e seguite in Italia, ha conosciuto un’incredibile evoluzione sotto la guida visionaria di Eduardo Montefusco, Presidente RDS 100% Grandi Successi e del consorzio italiano di imprese Dab Italia, nonché insignito nel 2012 dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Con radici che affondano in una grande passione per la musica, e una costante spinta verso l’innovazione, RDS in 50 anni ha saputo trasformarsi da una piccola stazione di quartiere a una potente rete nazionale. Oggi, grazie anche al contributo del figlio Massimiliano Montefusco, Amministratore Delegato e anima della trasformazione digitale dell’azienda, l’emittente rappresenta un esempio di eccellenza nel panorama radiofonico e multimediale.
Attraverso le voci di padre e figlio, ripercorriamo i momenti chiave dello straordinario viaggio della radio, svelando i segreti del suo successo e offrendo uno sguardo sul suo futuro.
D: RDS nasce nel 1976 e da allora ha vissuto un’evoluzione incredibile. Come è cambiato il modo di fare radio in questi anni?
E.M: “È cambiato radicalmente: l’evoluzione tecnologica ha rivoluzionato il nostro modo di fare radio. Oggi RDS non è più solo una radio, ma una vera entertainment company che produce contenuti multipiattaforma. Ricordo quando trasmettevamo da una piccola mansarda a Balduina, a Roma. Oggi abbiamo sedi moderne a Roma e Milano, con infrastrutture all’avanguardia. Questa mia passione per la musica, nata nei locali cult degli anni ’70 come il Piper, l’ho trasmessa ai miei figli, in particolare a Massimiliano, che oggi guida l’Azienda in qualità di Amministratore Delegato. Per noi, non è un semplice passaggio di padre in figlio, ma una vera e propria ‘passione generazionale’”.
Massimiliano: “La passione generazionale è il cuore della nostra azienda e guida ogni nostra scelta. È ciò che ci spinge a innovare continuamente, mantenendo saldi i valori che ci contraddistinguono. RDS è un’azienda familiare e la nostra forza sta nel fatto che abbiamo saputo integrare manager altamente qualificati che lavorano in sinergia con la proprietà. Questo ci consente di coniugare l’esperienza e la tradizione con un approccio orientato al futuro. La nostra missione è offrire esperienze, non solo contenuti. E lo facciamo costruendo una community solida e viva, capace di evolversi insieme a noi”.
D: Il vostro è un modello di business vincente… A che cosa si deve questo successo?
E.M.: “RDS è una radio multipiattaforma che produce e distribuisce contenuti su diversi canali audio e video: radio, Tv, web e app. Il nostro obiettivo è offrire momenti di svago e coinvolgimento agli ascoltatori, mettendoli sempre al centro della nostra proposta. Questa interazione costante ci permette di creare una community unica e vivace, che si riflette anche nel modo in cui gestiamo il nostro team. A Roma, ad esempio, abbiamo creato spazi dedicati al benessere: una palestra, un ristorante, un orto condiviso e persino arnie per la produzione di miele a chilometro zero. Sono iniziative che esprimono la nostra attenzione per il benessere delle persone e la sostenibilità, valori per noi fondamentali”.
Massimiliano spiega anche come RDS si è adattata ai cambiamenti tecnologici del settore e come li ha integrati in questo modello: “Innovare è imprescindibile per rimanere rilevanti. Negli ultimi anni, abbiamo trasformato la nostra offerta, integrando digitale, video e social in un’unica esperienza. Inoltre, stiamo puntando molto sulla Generazione Z con il progetto RDS Next, con un palinsesto pensato per i nativi digitali”.
Montefusco Senior: “Essere pionieri dell’innovazione è nel nostro DNA. Negli ultimi anni, abbiamo ampliato il nostro approccio, passando dall’FM all’integrazione digitale. Abbiamo rivoluzionato i format e sviluppato contenuti crossmediali pensati per il pubblico odierno, sempre più esigente e connesso. La RDS Social TV rappresenta la massima espressione della nostra capacità innovativa. Si tratta di una vera e propria TV interattiva e transmediale, dove gli ascoltatori possono scoprire curiosità sui profili social di conduttori e artisti, ascoltare la radio e interagire con la diretta”.
D: L’innovazione di RDS, quindi, non è solo nella sua offerta di intrattenimento, ma anche nella modalità di trasmissione…
M.M.: “Certamente! In questo caso specifico parliamo di un sistema brevettato in 153 Paesi ed è uno dei nostri più grandi traguardi. È il risultato di una collaborazione tra team di ingegneri americani e italiani, che ci ha permesso di creare una vera e propria radiovisione interattiva. Non è solo uno strumento tecnologico: è anche un modello che stiamo commercializzando per accompagnare i brand nel trasformarsi da semplici aziende a vere media company. Siamo profondamente orgogliosi di questo progetto, che ci rende pionieri anche in questo ambito”.
D: RDS non è solo innovazione, ma è stata anche una scuola e palestra professionale per molti grandi talenti della radio e del giornalismo. Ci può citare qualche nome o raccontare qualche aneddoto?
E.M: “Beh, impossibile non nominare Anna Pettinelli, che fa parte della nostra famiglia da ormai 34 anni. Oltre ad essere un solido pilastro di casa RDS, Anna ha anche cresciuto altri grandi talenti che possiamo vantare nel nostro palinsesto come Rossella Brescia e Roberta Lanfranchi. Se parliamo della nostra storia, invece, uno dei momenti di svolta per la crescita di RDS risale agli anni ’80, quando abbiamo convinto Paulo Roberto Falcao a diventare conduttore di un programma sportivo, arricchito da musica brasiliana. Ogni lunedì i fan si riversavano davanti agli studi, tanto che dovevamo chiedere l’intervento della polizia per contenere la folla! Per quanto riguarda, infine, il giornalismo non posso non ricordare Maurizio Costanzo, una figura immensa nel campo. Dopo l’attentato mafioso, pensavo non si sarebbe presentato in radio, ma arrivò puntuale come sempre, dimostrando un coraggio e una dedizione straordinari. Oggi, invece, abbiamo nella nostra squadra Enrico Mentana, che riesce a far riflettere il pubblico sui grandi temi dell’attualità in soli 100 secondi”.
D: Guardando al futuro, quale sarà la prossima sfida per RDS?
M.M.: “La sfida più grande sarà continuare a crescere mantenendo la nostra identità. La radio evolve continuamente, e l’Intelligenza Artificiale giocherà un ruolo cruciale nell’offrire contenuti sempre più personalizzati. Tuttavia, il nostro punto fermo rimane la centralità delle persone: ascoltatori, collaboratori e partner. Crediamo che il futuro della radio risieda nella sua capacità di essere un punto di riferimento culturale e sociale”.
E.M: “La radio ha un ruolo unico nel creare e alimentare una community. RDS vuole continuare a essere un punto di riferimento per milioni di spettatori, offrendo non solo intrattenimento leggero e divertente, ma anche spunti di riflessione e dialogo. La musica è infatti un linguaggio universale, capace di trasmettere valori positivi e di unire le persone. È per questo che RDS partecipa da sempre a iniziative e campagne che, attraverso la musica, promuovono contenuti che ispirano e riflettono valori fondamentali per la società. Sensibilizziamo il pubblico su temi come la solidarietà, la sostenibilità ambientale e i diritti umani, attraverso progetti significativi come per esempio è stato l’Earth Day o la Run for Inclusion. La musica, per noi, è non solo un potente veicolo di coesione sociale, ma anche uno strumento educativo che può davvero fare la differenza”.
La storia di RDS – iniziata con Eduardo Montefusco – è la dimostrazione che passione, dedizione e attenzione alle persone possono trasformare una piccola radio di quartiere in un pilastro italiano della comunicazione. A questa straordinaria avventura contribuisce anche Massimiliano Montefusco, che con il suo impegno nell’innovazione e nella trasformazione digitale di RDS rafforza la capacità dell’emittente di essere sempre al passo con i tempi, pur mantenendo la sua identità. Grazie a una visione condivisa tra tradizione e futuro, RDS continua a crescere, rimanendo un punto di riferimento per milioni di ascoltatori e un esempio di eccellenza italiana nel panorama dei media. E, come Eduardo Montefusco ama sottolineare, è proprio la passione generazionale il segreto di un successo che guarda lontano.