Ricolfi: “Il patriarcato esiste nelle famiglie di immigrati”. Lo studioso difende Valditara a “Piazza Pulita” (video)

22 Nov 2024 14:50 - di Gabriele Alberti
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“Il patriarcato esiste nelle famiglie di immigrati”. L’onestà intellettuale del sociologo Luca Ricolfi mette in imbarazzo lo studio di Formigli a “Piazza Pulita”. Lo scrittore, editorialista, presidente e responsabile scientifico della Fondazione David Hume. Eintervenuto, tra le altre cose, su un tema che stava a cuore al conduttore: le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara su immigrati e violenza sulle donne pronunciate nel giorno della presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin. Lo studioso non è certo personalità da allinearsi al politicamente corretto. Ed infatti il suo ultimo libro –Il follemente corretto (La Nave di Teseo)- dice tutto. Il suo intervento ha lasciato l’amaro in bocca agli ospiti, che però non hanno potuto ribattere. perché l’esposizine di Ricolfi si fonda – come sempre- su dati e non su pregiudizi ideologici.

Valditara, Ricolfi: “L’avete quasi accusato di negazionismo, ma il patriarcato non c’è da decenni”

Lo studioso ha premesso che non avrebbe usato il ragionamento del ministro nel contesto della presentazione della Fondazione intitolata al Giulia Cecchettin. Ma ha affermato che il ragionamento di Vlditara è giusto concettualmente: “L’avete quasi accusato di negazionismo perché aveva negato l’esistenza del patriarcato. Ma questa tra i sociologi è una cosa ovvia. C’è solo il maschilismo, il patriarcato in Italia c’è nelle famiglie degli immigrati“. Tentano di interromperlo, ma Ricolfi si prende la parola è spiega il suo assunto, “perché è molto importante per la causa delle donne”.

Ricolfi: “Il patriarcato c’è in famiglie di tipo islamico o tradizionale”

“Dove c’è il patriarcato vero è nelle famiglie in cui c’è il patriarca: l’autorità paterna e genitoriale che in Italia non c’è più da decenni. Però c’è una comunità di famiglie di tipo islamico o tradizionale dove il patriarcato c’è”. E va oltre, citando dei dati: “Io ho controllato il rischio su reati come violenza sessualestrupri di gruppo e revenge porn: le ragazze straniere in Italia hanno un livello di rischio 10, 12 volte più alto di quelle italiane. Non basta – aggiunge- fare una Fondazione Giulia Cecchettin, dobbiamo fare una Fondazione Saman Abbas“. Il riferimento è alla sventurata ragazza di origini pakistane massacrata dai famigliari a Novellara, in provincia di Modena, nel maggio del 2021 perché voleva vivere “all’occidentale”. E si era opposta a un matrimonio combinato nella patria dei genitori. Un discorso ineccepibile, fuori da ogni retorica di parte. In studio, la storica Michela Ponzani e Tomaso Montanari rimangono zitti, ma la loro espressione è tutta un programma.

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