Rimini, stuprata dal branco e abbandonata in strada. Arrestati un minorenne e un 18enne
L’ennesimo caso, l’ennesima atrocità, ma questa volta non hanno trovato via di fuga. Sono passati tre mesi dall’orrore subito da una 16enne sulle strade di Rimini, dove è stata stuprata e abbandonata in strada. I colpevoli, un minorenne e un 18enne, sono stati arrestati dai carabinieri di Riccione e sono ora indagati in concorso per violenza sessuale di gruppo sulla ragazza. Ad incastrarli sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, acquisite dai carabinieri, che hanno permesso di individuare l’auto utilizzata dai presunti aggressori – provenienti da fuori regione – su cui era stata fatta salire la vittima.
La prova del dna
Decisiva, però, la comparazione del dna: i campioni prelevati sulla giovane e analizzati dal Ris di Parma hanno fornito la prova schiacciante, confermando il match con le tracce biologiche dei sospetti. Era stata proprio la ragazza, ancora adolescente, a chiamare disperata il 112, raccontando il terribile abuso subito dai due sconosciuti che poi l’avevano abbandonata in strada lo scorso agosto. Trasportata d’urgenza al pronto soccorso di Rimini, è stata medicata e dimessa con una prognosi di 30 giorni. Le visite hanno lasciato pochi dubbi: la brutale violenza sessuale era stata confermata senza appello.
Indagine e prime indiscrezioni
Interrogata dai carabinieri, la sedicenne aveva dichiarato di “non ricordare nulla”. Tuttavia, grazie ai frammenti del suo racconto, i militari dell’Arma sono riusciti a ricostruire l’accaduto e risalire all’identità dei due stupratori. Stando alle indiscrezioni, pare si tratti di un 17enne della provincia di Rimini e un 18enne della provincia di Pesaro e Urbino. Le misure cautelari, eseguite questa mattina, sono state emesse rispettivamente dalla Procura della Repubblica di Rimini e dal Tribunale dei Minori di Bologna. Il ragazzo maggiorenne è stato subito trasferito nel carcere di Pesaro, mentre l’altro è stato condotto all’Istituto penale per minorenni di Bologna. Entrambi sono ora in attesa dell’interrogatorio di convalida del fermo.