Salvini condanna la violenza di Torino: “Ma quali manifestanti sono criminali e meritano la galera”
“Ferma condanna” da parte di Matteo Salvini per la guerriglia di Torino che ha causato, come da copione, problemi agli agenti, vittime ancora una volta delle aggressioni degli antagonisti a suon di calci, pugni e spintoni. Il leader della Lega, bersaglio privilegiato degli irriducibili pro Pal (che hanno dato alle fiamme la foto del ministro insieme a quella della premier Meloni) chiede di identificare i colpevoli. “Non sono manifestanti ma delinquenti, e i delinquenti meritano la galera”, sentenzia Salvini in una nota della Lega.
Salvini: non sono manifestanti ma criminali e meritano la galera
Quello che gli preme è ribadire il “totale sostegno alle forze dell’ordine”. Anche agli agenti che a Milano, nel quartiere Corvetto, hanno dovuto fronteggiare la rivolta violenta degli immigrati, scatenata per la morte del 19enne egiziano schiantatosi con lo scooter per sfuggire alla polizia. Salvini, però, non sarà alla manifestazione della Lega organizzata al quartiere Corvetto. E non partecipa neppure al Consiglio dei ministri per “ragioni familiari”.
Canone Rai, “non ho tempo di stare a polemizzare”
Sul caso del canone Rai e le fibrillazioni con Forza Italia, Salvini spegne la polemica gonfiata dai media. “Non ho tempo di stare a litigare e a polemizzare. Mi dispiace se qualcuno lo fa. Io guardo oltre, non sono permaloso”, dice proprio nelle stesse ore in cui Antoniop Tajani smentisce le notizie sulla maggioranza in difficoltà. “Mi spiace – dice ancora il ministro dei Trasporti – che non si sia potuta ridurre la tassa del canone Rai, che penso possa essere utile a tante famiglie. Però stiamo lavorando a una legge di bilancio che non piace a Landini ma piacerà ad almeno 15 milioni di lavoratrici e lavoratori. Che dal 1° gennaio avranno una busta paga più alta, fino a 100 euro al mese, per tutti i lavoratori e dipendenti che hanno fino a 40.000 euro di reddito. Lascio agli altri le polemiche e mi tengo il lavoro“.