Sandro Ciotti, da Trilussa alle radiocronache: Rai Storia rende omaggio al grande giornalista (video)

3 Nov 2024 10:52 - di Giovanni Pasero
Sandro Ciotti, radiocronache

“Quella che ho faticosamente cercato di concludere è stata la mia ultima radiocronaca. Un grazie a tutti gli ascoltatori, mi mancheranno”. Così, il 12 maggio 1996, Sandro Ciotti chiudeva la sua ultima radiocronaca.

Un addio sobrio e gentile, che arrivava dopo oltre 2400 radiocronache di partite di calcio, 40 Festival di Sanremo, 14 Olimpiadi, 15 Giri d’Italia, 9 Tour de France. Rai Cultura ricorda la figura di Sandro Ciotti, un personaggio che ha fatto la storia della radio italiana, riproponendo, a 96 anni dalla nascita, il 4 novembre 1928, la puntata di “Italiani” a lui dedicata, di Alessandro Chiappetta, in onda lunedì 4 novembre alle 12.15 su Rai Storia, con l’introduzione di Paolo Mieli.

Nato a Roma il 4 novembre 1928, il padre era anch’egli giornalista e gli avrebbe trasmesso lui la stessa strada. Al suo battesimo ebbe come padrino niente di meno che il famoso poeta capitolino Trilussa. Perso il padre quando era adolescente, Sandro Ciotti iniziò a giocare a calcio, entrando nelle giovanili della Lazio. Contemporaneamente, iniziò corsi di violino presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia presso il noto musicista Corrado Archibugi.

Gli esordi su La Voce Repubblicana

Più avanti, preferì la carriera di calciatore, effettuando diverse esperienze nei campionati minori in giro per il Centro Italia: Viterbese, Anconitana, Frosinone, Forlì e infine Terracina. Dal 1954 inizia a collaborare come giornalista presso alcune testate, a partire da La Voce Repubblicana, organo ufficiale del PRI, poi anche Il Giornale d’Italia e Momento-sera. Collaborò a diverse rubriche radiofoniche (Mondorama, Voci dal mondo, Schermi e ribalte, Telescopio, Novità da vedere), ma l’esordio come conduttore avvenne nel 1956 con K.O. Incontri e scontri della settimana sportiva, una delle prime trasmissioni di satira musicale e sportiva.

Musicista, paroliere, radiocronista, Ciotti è stato

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi