Sangue in Messico, chierichetti uccisi davanti la chiesa: l’ultimo scempio di una ferocia senza fine (video)

12 Nov 2024 15:24 - di Gabriele Caramelli

In Messico due chierichetti di 13 e 15 anni sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco davanti alla chiesa Nostra Signora di Guadalupe nella comunità di Entebladero nel comune di Espinal, a nord dello stato di Vera Cruz. Uno dei due è morto sul colpo, l’altro invece è deceduto in ospedale. La chiesa locale ha chiesto di esprimere solidarietà per le due giovani vittime attraverso i propri canali di comunicazione.

I due chierichetti uccisi e l’altro massacro nel fine settimana

Stando alle fonti di Agensir, i due ragazzi non sono le uniche vittime della brutalità che frequentemente insanguina le strade messicane: infatti nel fine settimana c’è stata un’altra tragedia che ha coinvolto 10 persone all’interno del bar “Nos cantaritos” a Quretaro, nel nord di Città del Messico. Pertanto, il giornale messicano El Universàl è in grado di fare chiarezze sul duplice omicidio e rende noto che una delle linee d’indagine da parte delle forze dell’ordine riguarda proprio la partecipazione diretta delle organizzazioni criminali che agiscono nella zona veracruzana nell’omicidio dei due minorenni.

L’indignazione del vescovo Dìaz: “Perché si è arrivati a questo?”

«Ci poniamo molte domande su chi sono coloro che stanno facendo questo. Non sono i nostri figli, non sono i nostri giovani. Perché si è arrivati a questo? Dovremo continuare a lavorare duramente sull’educazione, ma ci deve essere anche una risposta delle istituzioni preposte e un’attenzione da parte delle autorità a tutte queste situazioni che stanno accadendo nei diversi Stati». L’ha dichiarato il vescovo della diocesi di Irapuato, Enrique Dìaz, di cui riferisce Agensir. La violenza in Messico dilaga da molto tempo: tra delinquenza comune e cartelli del narcotraffico, che si spartiscono il territorio anche uccidendo persone innocenti, puntano a spaventare la popolazione e intimidire chiunque osi mettersi contro di loro.

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