Sanità, flop dello sciopero: solo l’1% di adesione. Schillaci: “Medici e infermieri capiscono il nostro lavoro”
Allo sciopero dei medici e degli infermieri, indetto dai sindacati, hanno partecipato pochissime persone. Il ministro della Salute Orazio Schillaci, facendo riferimento ai dati del dipartimento della Funzione Pubblica, ha spiegato che l’adesione è stata “poco al di sopra dell’1% (1,2%, ndr). Percentuale lontana da quella dichiarata dalle organizzazioni e che peraltro è in linea con quella dello sciopero indetto lo scorso anno, dalle stesse sigle, che si è fermato a un’adesione del 3%”. Ieri dai sindacati avevano parlato di un’adesione all’85%.
Schillaci: ” Ringrazio il personale sanitario per la professionalità”
Il ringraziamento di Schillaci verso il personale sanitario riguarda “la professionalità e il senso di abnegazione con cui si dedicano alla cura dei cittadini. Continueremo a fare tutto il possibile per ripagare questo impegno”. Il ministro italiano ha tenuto a precisare che “medici e infermieri sono consapevoli del lavoro che stiamo portando avanti, nonostante le tante difficoltà”. Per questo motivo “i numeri pubblicati sul sito del Dipartimento della funzione pubblica indicano un’adesione esigua” allo sciopero.
Limitare i danni del payback sui sistemi medici
“Il payback è una norma sbagliata ereditata e paghiamo un conto di scelte sbagliate, siamo intervenuti mettendo 1 miliardo e abbiamo incontrato gli stakeholder” del settore medico. L’ha detto il ministro italiano, precisando di essere “in sintonia con le aziende più piccole nazionali e vogliamo cercare di limitare i danni introdotti da questa norma” durante un’intervista a Il Sole 24 ore all’ Healthcare summit.
Il dialogo con le azienda farmaceutiche
Il ministro Schillaci ha detto di aver incontrato le aziende e di essere consapevole della loro volontà di revisione sui i tetti di spesa e anche sulla richiesta per l’eliminazione della misura che trasferisce una parte del ricavo sul prezzo dei farmaci a favore dei grossisti. “Abbiamo incontrato le aziende e siamo consapevoli delle loro preoccupazioni che sono all’attenzione della Commissione Bilancio della Camera. C’è un dialogo avviato e abbiamo preso in considerazione le richieste, vediamo adesso cosa si può emendare”, ha risposto Schillaci a Il Sole 24 Ore.