Sciopero generale, Giorgetti: “Una cosa senza senso, forse dà fastidio che abbassiamo le tasse”

12 Nov 2024 18:16 - di Eugenio Battisti

A nulla è servito il tavolo di 7 ore sulla manovra con la premier Giorgia Meloni, che ha disdetto la trasferta elettorale a Bologna per il protrarsi della convocazione. I sindacati marciano verso lo sciopero generale, un classico di inizio autunno, deciso prima ancora di conoscere l’ossatura delle legge di Bilancio. Forse, ironizza, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, dà fastidio la riduzione delle tasse. “I sindacati ieri incredibilmente, dopo un incontro di 7 ore, hanno confermato lo sciopero generale. Una cosa senza senso”, dichiara il ministro. “Non riescono ad accettare che noi ci siamo impegnati ad abbassare le tasse e lo stiamo facendo, questa cosa dà fastidio”. Stesso parere della premier, che ieri ha confessato di non comprendere il braccio di ferro dei sindacati e si chiede come mai in passato con altri esecutivi non hanno incrociato le braccia.

Giorgetti: sciopero inspiegabile, forse dà fastidio che abbassiamo le tasse

“Ho colto l’occasione in queste lunghe ore di un confronto che secondo me è in ogni caso giusto come mai abbiano indetto lo sciopero generale oggi ma non lo abbiano fatto quando il tasso di disoccupazione era doppio di quello di oggi. Non ho avuto risposta”. Il gioco di Cgil e Uil è chiaro, soffiare sul fuoco del corto circuito sociale per mettersi di traverso alla navigazione del governo. “Landini con la sua lunga esperienza sindacale sa bene che le parole possono essere pietre”, dice Tommaso Foti dai microfoni di Rai Radio1. “Ecco perché vanno dosate. In alcuni momenti rischiano di far deflagrare situazioni particolari. Annunciare uno sciopero generale raccontando ai propri iscritti una legge di bilancio che non si è ancora letta come il male assoluto, non è il modo corretto di agire.

Foti: Motivi politici pretestuosi contro il governo

Lo sciopero indetto dalla Cgil – conclude il capogruppo di FdI a Montecitorio – non trova nemmeno l’accordo di tutti i sindacati, perché la Cisl si è dissociata. Questo significa che da una parte legittimamente si può invocare allo sciopero. Ma altrettanto legittimamente altri possono ritenere che quello stesso sciopero sia fatto per motivi politici e pretestuosi contro il governo”. Pierpaolo Bombardieri finge di lasciare aperto ancora qualche spiraglio. “Se l’incontro governo-sindacati è stato inutile? “Gli incontri servono sempre ma non mi pare che il governo voglia accogliere le nostre richieste. Meloni però ha detto che era attenta ed interessata alle nostre proposte”. Così il leader della Uil, ospite di Un Giorno da Pecora. Quante possibilità ci sono che l’agitazione rientri? “Dipende dal governo e dalla possibilità di aprire una trattativa. Abbiamo fatto tre o quattro proposte che il premier ha definito interessanti. Vediamo un po’, voglio essere ottimista”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *