Scontro sul federatore. Renzi provoca, Sala abbocca: “Sei infederabile”, “Non fare il permaloso”

4 Nov 2024 14:46 - di Luciana Delli Colli
sala renzi

Botta e risposta al vetriolo tra Matteo Renzi e Beppe Sala sul tema del centro del centrosinistra e di chi e come possa federarlo. “Io non mi sono mai proposto come federatore, ma se vogliamo parlare un po’ più seriamente credo che Renzi sia infederabile”, ha detto il sindaco di Milano a chi gli chiedeva un commento sulla bordata che il leader di Italia Viva gli ha lanciato domenica dalle colonne di Avvenire, affermando tra l’altro che “il modo più concreto che ha per aiutare sia tenere Milano più sicura di come è oggi”.

Sala: “Renzi è infederabile”

Sala, intercettato dai cronisti a margine delle celebrazioni per la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, ha commentato l’intervista di Renzi sottolineando che “è molto difficile immaginare che si faccia federale”. “Quella di federatore è chiaro che è una bella definizione che piace molto ai media”, ha aggiunto Sala, rifiutando di entrare nel merito delle critiche che gli ha rivolto per due motivi: “Io sono uno dei milioni di italiani che ha creduto in Renzi e me ne devo ricordare, il secondo motivo è che se comincio a dibattere e a rispondere poi finiamo in una polemicuccia giornaliera, che forse vuol dire fare il suo gioco ma non il mio”.

Renzi: “Leggo un leggero risentimento di Sala… Il federatore deve essere molto paziente e poco permaloso”

Nonostante il dichiarato intento di sottrarsi alle polemiche, le parole di Sala hanno comunque offerto l’assist a Renzi per una successiva replica. “Leggo di un leggero risentimento di Beppe Sala per la mia intervista ad Avvenire. Conosco il sindaco di Milano da un decennio e credo di avergli offerto in questi anni sempre la più ampia collaborazione, dall’Expo al Patto per Milano, dalla legge sui capitali ai fondi per le infrastrutture”, ha commentato Renzi, rilanciando quanto già detto al quotidiano sia per quanto l’invito a Sala a lavorare su Milano sia rispetto al fatto che “se vuole dare una mano a costruire il centro – dopo qualche sbandamento tra verdi europei e di Maio – è il benvenuto”. Poi l’ulteriore affondo: “Non capisco la reazione polemica del mio amico Beppe, cui ricordo che ha fatto bene a credere in me. Almeno quanto ho creduto in lui confermandolo alla guida dell’Expo nel 2014 e scegliendolo come candidato nel 2016. Se il disegno di Beppe è fare il federatore gli auguro buon lavoro e gli suggerisco di essere molto paziente e poco permaloso”.

Il sindaco strizza l’occhio a Calenda e gela la sinistra: “Non vedo elezioni anticipate”

Renzi ha invece glissato completamente sul fatto che Sala ha riservato dichiarazioni di tenore completamente diverso a Carlo Calenda. “Ci stiamo sentendo perché comunque alla fine io ascolto un po’ tu tutti. Lui adesso ha un congresso che è un momento importante”, ha spiegato il sindaco, ai cronisti che gli chiedevano se i contatti fossero sulla costruzione di un centro senza Renzi. “Io conosco le sue idee, lui conosce le mie idee. Certamente c’è stima penso reciproca quindi – ha proseguito Sala parlando di Calenda- continuiamo a parlarci e in questo momento però c’è molto da lavorare”. Infine, rispondendo poi alle domande dei cronisti che gli hanno chiesto se il progetto del centro avesse come orizzonte le prossime elezioni politiche, Sala ha chiarito di non credere a un voto anticipato. “Credo che si debba pensare comunque alle prossime politiche. Anche qui, tanti esponenti del mondo politico ogni tanto ipotizzano le elezioni anticipate. Se devo dire la mia penso che molto difficilmente si andrà alle elezioni anticipate e quindi credo che il centrosinistra della prepararsi per il 2027”.

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