“Se la Corte Ue dà ragione al giudice di Bologna salta pure Schengen”: l’allarme di Fidanza

3 Nov 2024 9:54 - di Carlo Marini

«Il governo non cerca conflitti, agisce nel rispetto delle norme nazionali ed europee. Inoltre con l’ultimo decreto ha elevato a legge primaria la lista dei Paesi sicuri, la cui definizione è e resta in capo agli Stati membri, e ha anche recepito una discutibile sentenza europea, togliendo da quella lista Camerun, Colombia e Nigeria. Se un magistrato decidesse ancora di non convalidare il rimpatrio, saremmo di fronte a una nuova grave forzatura, tutta politica». Così Carlo Fidanza, capodelegazione di FdI al Parlamento europeo, in un’intervista a La Repubblica, in merito allo scontro con i giudici sui centri di permanenza per il rimpatrio in Albania.

«In nessun Paese europeo i magistrati chiedono di non procedere ai rimpatri. La Germania sta rimandando indietro addirittura gli afghani: francamente, sfido chiunque a sostenere che il Bangladesh è meno sicuro dell’Afghanistan dei Talebani… Anche perché il quadro giuridico europeo è chiarissimo, come quello italiano», aggiunge.

Fidanza: “La lista dei Paesi sicuri è sempre esistita, ma nessun giudice aveva mai sollevato dubbi”

«Il governo ha il diritto e il dovere di procedere con la sua politica migratoria, nel rispetto di norme e trattati», dice. E aggiunge: «la lista dei Paesi sicuri è sempre esistita, non l’ha mica inventata Giorgia Meloni. Non ricordo alcun giudice, prima di quello di Bologna, che abbia sollevato dubbi sul principio dei “Paesi sicuri” durante i governi precedenti. E se ora lo fanno…»

«Se ogni volta che c’è un rinvio di una norma alla Corte Ue si smettesse di applicare quella norma, vivremmo nell’anarchia. Secondo noi il rinvio è infondato e lo dimostreremo», assicura Fidanza. Sul modello Albania, sostiene l’europarlamentare di FdI, «Macron e Sanchez sono ostili per ragioni politiche. Molti altri guardano a questo modello con interesse. E comunque, dopo la mossa dei magistrati di Bologna potrebbe determinarsi un’escalation: se la Corte di Giustizia dovesse eliminare il concetto di ‘Paesi sicuri’, si bloccherebbe la possibilità di rimpatriare gli irregolari per l’intero Continente. Si rende conto? Salterebbe Schengen. E l’Unione stessa sarebbe a rischio. Non credo si assumerà questa responsabilità». Per Fidanza «il modello Albania funzionerà e l’Europa ci seguirà. Capisco l’indignazione di una certa sinistra che nei resort, quelli veri, ci mandava i clandestini. Noi invece vogliamo solo garantire alle nostre forze dell’ordine le condizioni di lavoro dignitose che meritano».

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