Sinistra a lutto per Trump: si contorce e prevede cataclismi. Schlein ritrova la parola dopo ore
Il testa a testa non c’è stato. Donald Trump ha stravinto la sua corsa verso la Casa Bianca sbaragliando il fronte democratico di Kamala Harris, entrata in corsa dopo l’uscita di scena di Joe Biden, ormai scomparso dai radar. Sondaggi sotterrati, media mainstream ammutoliti e sinistra a lutto. Un’altra batosta (dopo le regionali in terra patria) per il Nazareno, che fino all’ultimo non si è risparmiato nel tifo a Kamala, tanto da allestire una postazione per seguire la maratona notturna in attesa dei festeggiamenti. Oggi il risveglio è da brivido: il nemico numero uno si conquista il bis sul campo. Matteo Renzi è stato tra i primi a commentare e ad ammette la straordinaria performance del leader tycoon.
Sinistra a lutto per Trump, Schlein per ore senza parlare
Elly Schein, invece, è stata tra gli ultimi. Ci sono volte ore prima che la segretaria dem offrisse la sorprendente rivelazione sul fatto che “noi speravamo andasse in un altro modo”. L’elezione di Trump è “una brutta notizia per l’Europa e per l’Italia, ha sostenuto Schlein, aggiungendo che “chi oggi lo festeggia per ragioni di bandiera, smetterà presto quando gli effetti di una nuova politica protezionistica colpiranno lavoratori e imprese in Ue e nel nostro Paese”. Scenari foschi, del resto, erano già stati delineati da altri esponenti del partito, parlando di vittoria della paura, di sciagure alle porte, di pericolosi dazi all’orizzonte. “Trump ha vinto nettamente. Solleticando di nuovo paure, insultando chi non la pensi come lui e agitando autoritarismo. Ora per l’Europa si aprono scenari di grande incertezza, di fronte a una nuova autarchia americana, con Trump che ci ha indicato come avversari”, ha scritto sui social Stefano Bonaccini, fresco di scranno a Strasburgo. “Ma è proprio nei momenti più difficili che servono lucidità e determinazione”. L’ex governatore dell’Emilia Romagna si lecca le ferite sperando nella riscossa futura e invita all’azione. “È il momento di rimboccarci le maniche come non mai”, conclude agitando il solito spettro delle “peggiori destre sovraniste e autoritarie”.
Quartapelle: saranno quattro anni duri…
“La vittoria di Trump si poggia su dei problemi, delle correnti che attraversano gli Stati Uniti e forse l’Occidente tutto, che sono molto profonde e meriteranno maggiore attenzione e riflessione”. Così Lia Quartapelle durante la diretta streaming dell’Adnkronos per le elezioni americane. “Quello che è chiaro è che l’impatto sarà politico su tutta l’Europa. Saranno quattro anni molto duri, io credo, per il nostro continente, per il nostro Paese”. Come per il governo Meloni il Pd vaticina sfracelli, che puntualmente non si sono verificati. ” “Trump è stato capace di sfruttare la rabbia delle persone”, continua la deputata del Pd. “Io non dimentico il milione e centomila americani morti per Covid, che sono morte anche a causa delle gestione ideologica e dissennata della pandemia. Ha usato la rabbia delle persone per vincere due volte le elezioni”.
La lettura politicamente corretta: ha vinto la paura
Antonio Decaro, invece, gioca la carta dello spettro dei dazi. “Spero che gli annunci fatti da Donald Trump in campagna elettorale fossero solo annunci e che non si traducano in una guerra commerciale tra le due sponde dell’Atlantico”. Per Avs neanche a dirlo è una pessima giornata. “Con Trump – dice Nicola Fratoianni – viene avanti un’America con meno diritti e meno libertà, un’America contro le donne le minoranze e i giovani”. Nessuno che si interroghi sul nuovo consenso di Trump che ha sedotto parte dell’elettorato tradizionalmente democratico.
Conte si sfila e fa gli auguri al nuovo presidente
Si sfila invece dal coro dem “Giuseppi” Conte, vecchia conoscenza di Trump. “Auguri di buon lavoro al 47° Presidente degli Stati Uniti, in virtù di una vittoria netta, estesa anche al voto popolare. Le sfide che attendono gli Stati Uniti sono molteplici e ci riguardano tutti”, dice il diplomatico leader 5Stelle.
Il leader tycoon ha sfondato nell’elettorato democratico
Il leader tycoon ha scommesso sul voto di giovani maschi, ispanici ed afroamericani, lanciando un’offensiva per conquistare spazio vitale in blocchi elettorali tradizionalmente avversari. “Una scommessa che è risultata vincente”, scrive il Washington Post rivelando che un consigliere prezioso di Trump è stato il figlio Barron. Sconfitto anche il sogno della stampa progressista che per mesi ha lodato le magnifiche sorti e progressive della Harris, bella, empatica, sorridente, donna. Polverizzate le previsioni dei grandi giornalisti italiani. A cominciare da Massimo Giannini che in un editoriale su Repubblica lo scorso agosto titolava “I had a dream”. Un sogno appunto.