Sovranità digitale, Butti: “Grazie al Pnrr un’opportunità senza precedenti per modernizzare l’Italia”

27 Nov 2024 9:33 - di Carlo Marini
Butti

Rafforzare la sovranità digitale grazie a infrastrutture cloud sempre più sicure e competitive, posizionando l’Italia come hub strategico per il progresso digitale: questa la rotta indicata da Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Innovazione tecnologica e alla Transizione digitale, nell’intervista a Luca Sablone del “Riformista“.

“L’Europa mira a consolidare la sua sovranità digitale – ha spiegato l’esponente di Fratelli d’Italia – promuovendo infrastrutture cloud sicure e competitive per supportare la trasformazione digitale. Tuttavia il quadro internazionale evidenzia sfide significative: l’attuale egemonia degli hyperscaler americani e la frammentazione normativa europea sono ostacoli da superare. Vorremmo creare – ha aggiunto Butti – un Fdic per la realizzazione di una grande federazione commerciale Europea di Cloud Service Providers per competere con i giganti globali e costruire, permettetemi il paragone, un ‘Airbus del Cloud’. Adottare tempestivamente queste tecnologie e’ fondamentale per sostenere tecnologie come l’AI, oltre a garantire la sicurezza dei dati e la competitività economica dell’Europa nel panorama globale”.

Butti al Riformista: Italia hub strategico nella innovazione digitale

Anche nel Pnrr sono previste notevoli risorse per la digitalizzazione e per trarre vantaggi dalla migrazione dei servizi su cloud soprattutto nella Pubblica amministrazione: “Il Pnrr italiano ha stanziato risorse significative per spingere la digitalizzazione della Pubblica amministrazione, con un focus sulla migrazione dei servizi al cloud. I vantaggi sono molteplici: maggiore efficienza, scalabilità, sicurezza dei dati e interoperabilità tra enti pubblici. La Strategia Cloud Italia, sviluppata dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, prevede un’architettura a più livelli per garantire autonomia tecnologica e controllo sui dati sensibili, ospitando i servizi critici su infrastrutture nazionali ad alta affidabilità”.

“Finora – ha osservato il sottosegretario – sono stati classificati e migrati numerosi dati e servizi, con risultati incoraggianti. Il Polo Strategico Nazionale, un’infrastruttura essenziale per la gestione dei dati critici della Pa, è un esempio concreto dei progressi fatti. E sempre parlando di Pnrr, è bene sottolineare che in ambito cloud siamo riusciti a raggiungere in anticipo tutti gli obiettivi intermedi europei”. Secondo Butti, il cloud democratizza davvero l’accesso alle tecnologie avanzate, rendendole alla portata di piccole e medie imprese “ed è uno degli aspetti più rivoluzionari di questa tecnologia. Il cloud consente alle piccole e medie imprese di accedere a risorse computazionali, piattaforme e servizi che, fino a pochi anni fa, erano esclusivamente appannaggio delle grandi aziende con ingenti capitali da investire in infrastrutture IT. Inoltre, il cloud offre scalabilita’ immediata”. “Questo livello di agilità – ha concluso Butti – è fondamentale per competere su mercati globali, dove la rapidtià di adattamento è spesso un fattore determinante per il successo”.

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