Tifosi israeliani aggrediti, il premier olandese: “Mi vergogno”. Meloni: “Antisemitismo inaccettabile”

8 Nov 2024 17:47 - di Alessandra Parisi

Sdegno e solidarietà internazionale ai tifosi israeliani vittime delle violenti aggressioni ad Amsterdam in occasione della partita di Europa League Ajax-Maccabi. Anche la premier Giorgia Meloni da Budapest, a margine del Consiglio europeo, ha espresso al primo ministro olandese Dick Schoof  “profonda preoccupazione” per l’aggressione subita dai tifosi israeliani da parte di manifestanti filopalestinesi. “L’antisemitismo dilagante è inaccettabile e spaventoso ed è nostro dovere garantire piena sicurezza ai cittadini di religione ebraica”, ha detto. Ursula von der Leyen dichiara di essere “indignata per i vili attacchi di ieri sera contro cittadini israeliani ad Amsterdam. Ho appena parlato con il premier Schoof. Condanno fermamente questi atti inaccettabili. L’antisemitismo non ha assolutamente posto in Europa. E siamo determinati a combattere ogni forma di odio”.

Israeliani aggrediti, il premier olandese: “Mi vergogno”

Nel pomeriggio arrivano le parole inequivocabili di Schoof nella sala stampa dello stadio Puskas di Budapest. “Mi vergogno che sia successo in Olanda. Quello contro i tifosi del Maccabi Tel Aviv ad Amsterdam “è stato un terribile attacco antisemita. Non lo tollereremo. Perseguiremo chi lo ha perpetrato. Mi vergogno profondamente del fatto che sia successo nei Paesi Bassi”, ha detto il premier.  Per tutta la giornata è stato un susseguirsi di dichiarazioni di vicinanza alla comunità israeliana e di condanna del clima crescente di antisemitismo. “Dare la caccia agli ebrei non significa difendere il popolo palestinese”, così su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “In Europa non c’è spazio per l’antisemitismo. Un episodio vergognoso che ci riporta ai tempi bui del nazismo. Solidarietà agli israeliani aggrediti oggi ad Amsterdam e a tutte le comunità ebraiche nel mondo”.

La solidarietà dell’Italia, Meloni: antisemitismo inaccettabile

La ministra per le Riforme Elisabetta Casellati ha parlato di “vergognose aggressioni” che non vanno sottovalutate. “Le immagini di odio e violenza, cui abbiamo assistito, sono la conferma di un clima pericoloso che non può essere tollerato”. Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha commentato le violenze di Amsterdam diventate un caso politico internazionale. “La nostra vicinanza è totale. Io lo dico a tutti senza accusare nessuno. Su questo terreno bisogna stare attenti a misurare anche le parole. Siamo tutti sicuramente e sinceramente addolorati per quello che è successo ad Amsterdam però bisogna farsi tutti un esame di coscienza. Perché certi linguaggi di odio, certi atteggiamenti un po’ troppi spostati da un lato piuttosto che da altri, poi autorizzano le menti malate e non solo quelle malate ma anche quelle che vogliono essere malate, ad agire come si agito ad Amsterdam. Piena solidarietà non solo ai feriti ma a tutta la comunità ebraica ed internazionale”. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha rivolto vicinanza alle vittime e alla comunità olandese, “profondamente scossa da quanto accaduto ad Amsterdam”.

Tel Aviv: condanniamo chi tenta di colpevolizzare le vittime

Durissima fin da subito la reazione di Tel Aviv. “I tifosi che sono andati a vedere una partita di calcio hanno incontrato l’antisemitismo e sono stati attaccati con una crudeltà inimmaginabile solo a causa del loro essere ebrei e israeliani. Condanno qualsiasi tentativo di rendere colpevole la vittima”, ha scritto su X il ministro della Sicurezza israeliano, Ben-Gvir.  A sua volta il ministero degli Esteri palestinese, invece, ha condannato i “cori anti-arabi” e gli attacchi alla bandiera palestinese in occasione della partita. In una dichiarazione pubblicata su X  ha invitato il governo olandese a “condurre un’indagine immediata sugli istigatori di questi disordini e a proteggere i palestinesi e gli arabi residenti nei Paesi Bassi”.

I video brutali sui social: tifoso gettato in un canale

La partita Ajax-Maccabi si è giocata in un clima arroventato già alla vigilia. Una manifestazione filo-palestinese e contraria all’arrivo del Maccabi era stata convocata nei pressi dello stadio e poi spostata in un quartiere diverso. Numerosi e brutali i video delle aggressioni diffusi sui social. Dapprima i cori della tifoseria israeliana contro arabi e palestinesi, così incontenibili da violare persino il minuto di silenzio per le vittime di Valencia. Poi una serie di aggressioni violente ai tifosi israeliani fuori dallo stadio, inseguiti persino negli alberghi dove dormivano. Un video mostra un tifoso israeliano gettato in un canale e costretto a scandire “Free Palestine”.

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