Toghe contro il governo, in diretta tv il comizio di Santalucia (Anm): “Non siamo lì per cooperare”
Il comizio del presidente dell’Associazione nazionale magistrati va in onda in diretta, per fortuna non ancora a reti unificate: su La7. A spiegare che i magistrati non sono “politicizzati” e che sbaglia il governo a parlare di toghe rosse. A parlare è Giuseppe Santalucia, 60 anni, da sempre iscritto a Magistratura democratica, corrente rossa della magistratura. Per cinque anni, in via Arenula, ha lavorato all’ufficio legislativo con l’allora ministro Pd della Giustizia, Andrea Orlando, fresco trombato alle elezioni regionali in Liguria.
Una collocazione ideologica ben precisa che il presidente dell’Anm, durante il suo comizio a L’aria che tira, si guarda bene dal ricordare. “Lunedì – annuncia il capo del sindacato delle toghe – sarò a Bologna per una assemblea straordinaria che testimonia il clima di inquietudine per questo modo di fare della politica, dei media che sono intorno all’attuale maggioranza di governo che priva di serenità il lavoro dei magistrati: non si può far nulla che si è etichettati ex post come magistrati politicizzati. Fai un provvedimento che non piace e diventi ‘rosso’ e questo è inaccettabile”, si lagna Santalucia.
Come se i provvedimenti presi in questi ultimi giorni dai magistrati (incluse le mail interne emerse alla magistratura contro Meloni) non dovessero sollevare più di una perplessità. “Chiedo al ministro Salvini – ha proseguito Santalucia – cosa c’è di inadeguato in un provvedimento che chiede alla corte di giustizia della Ue una pronuncia sulla conformità”. E ancora: “Noi non siamo chiamati a completare il lavoro del Governo: o si accetta questo o non ci si intenderà mai. Il magistrato non è lì per cooperare con il governo, certo non per andare contro il governo ma per fare rispettare i diritti delle persone”.
La dura nota dell’Anm
A rincarare la dose, sottolineando l’intensità dello scontro, una nota della Anm. “Non si accetta l’autonomia e l’indipendenza dell’ordine giudiziario, non si tollera che i giudici si esprimano senza assecondare la volontà ed i programmi del governo e della sua maggioranza”. Così la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati, aggiungendo che “si respira un’aria pesante”.
“In attesa delle riforme peggiorative dell’attuale assetto costituzionale – rincara la nota – il cui percorso parlamentare non a caso viene ora accelerato, si prova oggi ad impaurire i magistrati. Gli articoli di stampa non giovano a criticare nel merito i loro motivati provvedimenti, che restano in ombra, divengono nulla più che l’occasione per puntare l’attenzione sulle loro persone, sulle loro vite private. Si rastrellano informazioni, anche le più estranee alla materia su cui hanno deciso, per delineare pubblicamente il profilo del magistrato di parte e ostile”.
Gasparri: “Santalucia è davvero sorprendente”
Un attacco al governo che non passa sotto silenzio: “Ennesimo comizio televisivo del presidente dell’Anm, su una delle reti di riferimento della sinistra”, replica la Lega in una nota. “Rinnoviamo l’auspicio che i magistrati si ritaglino del tempo anche per lavorare”.
Mentre Maurizio Gasparri definisce Santalucia “davvero sorprendente. I giudici suoi amici, vicini alle correnti che lo sostengono, boicottano l’azione del parlamento e del governo e fa pure la parte del perseguitato?”, chiede il presidente dei senatori di Forza Italia. “Si è visto che, addirittura, un magistrato a Bologna ha scritto, in una sentenza, una cosa che aveva già detto in precedenza in una conferenza. Quindi è una giustizia non soltanto subordinata a principi politici di parte, ma addirittura prefabbricata. Santalucia – prosegue Gasparri – è veramente un temerario nel fare affermazioni simili. Fanno bene ad appellarsi al Csm questi magistrati. Perché l’organo di autogoverno della magistratura dovrebbe occuparsi di loro per cacciarli via dall’ordine giudiziario. Di questo – conclude il senatore forzista – dovrebbe occuparsi con urgenza il Csm”.