Tragedia nella notte a Roma: tre vigili travolti sulla Tiburtina, uno di loro, 26enne, ha perso una gamba
Nella tarda serata di ieri, un drammatico incidente ha sconvolto la vita di tre agenti della Polizia locale di Roma Capitale. I vigili, appartenenti al IV gruppo Tiburtino, stavano effettuando i rilievi su via Tiburtina, nei pressi del ponte del Grande Raccordo Anulare, quando sono stati investiti da un’auto sopraggiunta improvvisamente. Nonostante le misure di sicurezza predisposte sul luogo, l’auto ha travolto agenti in servizio, per poi schiantarsi contro il loro mezzo.
L’incidente e le condizioni dei feriti
I tre vigili, due donne e un ragazzo di appena 26 anni, sono stati immediatamente trasportati in codice rosso nei principali ospedali della capitale: Sandro Pertini, Policlinico Umberto I e San Camillo. È quest’ultimo a ospitare il giovane agente, che versa in condizioni critiche. Le prime analisi sulla dinamica dell’incidente sono state affidate alla Polizia Stradale, giunta rapidamente sul posto per avviare le indagini e determinare le responsabilità.
Tuttavia, altri dettagli emergono sul conducente dell’autovettura, risultato essere un militante dei Ros. Al momento dello schianto era fuori servizio, ma le analisi tossicologiche hanno evidenziato un tasso alcolemico oltre i limiti consentiti.
Le reazioni politiche: dalla solidarietà al dibattito sulla sicurezza
La tragica vicenda ha subito suscitato un coro di reazioni. Intanto, a fare visita al giovanissimo ricoverato al San Camillo è stato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Esprimendo inoltre vicinanza e supporto agli altri due agenti rimasti coinvolti nel terribile incidente.
«È inaccettabile che chi lavora per garantire la sicurezza dei cittadini venga messo in pericolo in questo modo», le parole invece di Federico Rocca, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. «Esprimo la mia totale solidarietà ai vigili feriti e un invito a riflettere su come garantire la loro sicurezza durante l’esercizio del loro dovere», ha concluso.
Non meno incisivi i deputati azzurri, Deborah Bergamini e Paolo Emilio Russo, che hanno rilanciato l’urgenza di una riforma della Polizia locale: «Quanto accaduto ci obbliga a porre l’attenzione sui rischi che migliaia di agenti corrono ogni giorno e, di conseguenza, suggerisce di velocizzare il dibattito e l’approvazione della nostra proposta di riforma della Polizia locale». Aggiungendo che, il «testo, depositato e in discussione alla Camera dei deputati, aumenta le tutele per i vigili urbani che sono quotidianamente impegnati per garantire la sicurezza delle strade e dei cittadini».
I sindacati invocano tutele per la Polizia locale
A lanciare un grido d’allarme sono anche le principali sigle sindacali, che rivolgono un appello al sindaco di Roma. Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Roma Capitale e Rieti e Uil Fpl Roma e Lazio, in una nota congiunta, esprimono «profonda solidarietà» agli agenti coinvolti, ma chiedono misure concrete per garantire la sicurezza di chi lavora sulla strada. «Non possiamo esimerci però dal richiedere al sindaco di Roma una maggiore e concreta attenzione alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo», si legge nel comunicato, che prosegue con una lista dettagliata di misure richieste, tra cui una formazione mirata in tema di sicurezza, protocolli operativi per situazioni a rischio e dispositivi di protezione adeguati.
Il documento sollecita anche una revisione previdenziale e assistenziale per i vigili urbani, proponendo un’equiparazione con le forze di polizia statali e includendo la Polizia locale tra i «lavori gravosi». Infine, i sindacati chiedono al sindaco di Roma di costituirsi parte civile in casi di aggressioni o incidenti causati da terzi, sottolineando che il sacrificio quotidiano degli agenti non può essere ignorato.