Trento, gattina fatta esplodere con un petardo in bocca la notte di Halloween. “Perché tanta crudeltà?”

3 Nov 2024 19:20 - di Redazione

“Questa è, o meglio, era la mia Micia dato che ieri notte, serata di Halloween, è stata per lei fatale. Non si è trattato di un’incidente bensì di un orrore compiuto da un gruppo di ragazzi che per divertirsi han ben pensato di accenderle un petardo in bocca. Come si può arrivare a tanto? È stata poi trovata da dei ragazzini, gli stessi che poco prima l’avevano vista e persino coccolata… data la sua infinita dolcezza”, scrive Desy Cima sulla pagina Fb di “Sei di Storo se…”, creata dalla comunità del paesino vicino Trento. “Scrivo queste parole per denunciare ciò che è successo e per far sapere a tutti fin dove può spingersi la crudeltà umana. Questi episodi, che spesso ci sembrano distanti e quasi irreali, succedono anche nei nostri piccoli paesi, lì dove pensiamo di essere al sicuro. Abbiamo scoperto cosa è successo solo ieri pomeriggio e, purtroppo, non sappiamo chi possa aver commesso un gesto tanto crudele. Per questo chiedo a chiunque abbia visto o sentito qualcosa di non rimanere indifferente”, conclude la donna, testimone di una atrocità ai danni della sua gattina.

Gattina uccisa da un petardo, la reazione di Michela Brambilla

“Quanto è avvenuto in provincia di Trento è vergognoso! Non è possibile che un povero animale sia stato ucciso in una maniera così brutale e vergognosa, da giovani criminali senza cuore”, dichiara la storica animalista Michela Vittoria Brambilla commentando quanto avvenuto la notte di Halloween in cui alcuni ragazzi hanno ucciso una micia di sei mesi mettendole un petardo in bocca, come denunciato dalla proprietaria Desiree Cimarolli. “Si tratta – aggiunge Brambilla – di un episodio terribile che ricorda quello avvenuto lo scorso luglio a Lanusei, in cui un ragazzo aveva lanciato un gattino da un cavalcavia e si era fatto riprendere, per poi postare tutto sui social. Dobbiamo intervenire subito insegnando il rispetto per gli animali e l’ambiente a scuola – visto che in tutta probabilità gli autori dell’efferato gesto sono minorenni – ma anche inasprendo le pene per chi maltratta e uccide come chiedono due mie proposte di legge“.

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