Trump affida a Musk il dipartimento anti-sprechi che ha il nome della sua criptovaluta. E il “Dogecoin” vola in Borsa
In America, dove ormai il confine tra politica e business sfuma fino a scomparire, ecco che Donald Trump cala un asso. E, non è certo un caso di omonimia ironica: il nuovo “Doge” dell’amministrazione statunitense, lanciato dal presidente con un clamore quasi da presentazione show, è guidato niente meno che da Elon Musk. Così, mentre il dipartimento per l’efficienza governativa si propone di tagliare sprechi e sburocratizzare, Dogecoin, l’iconica criptovaluta di Musk, schizza in borsa. Coincidenza? Forse no.
— Elon Musk (@elonmusk) November 13, 2024
Il nuovo “Manhattan Project”, lo chiama Trump
Con una mossa che sa di spettacolo e alta finanza, il neo dipartimento “Doge” incarna in pieno la promessa di Trump di trasformare gli Stati Uniti in una potenza cripto-friendly. Non stupisce allora che il valore di Dogecoin, quella criptovaluta nata per gioco nel 2013 con il muso di un cane giapponese e trasformata da Musk in un cult, sia salito del 20% subito dopo l’annuncio. Trump lo ha definito il «Manhattan Project» dell’efficienza governativa, un modo per «riformare la burocrazia» e ripulire le spese inutili del governo. Il nome “Doge”, però, risuona nelle orecchie degli investitori come un segnale: la criptovaluta sostenuta da Musk potrebbe, ora, trovarsi nel posto giusto al momento giusto.
— Elon Musk (@elonmusk) November 13, 2024
Conflitto di interessi? No solo trasparenza, decide X
Al centro dell’interesse c’è sempre lui, Elon Musk. L’imprenditore, che da anni gioca con le sorti della moneta digitale tra un tweet e l’altro, è ormai un simbolo di potenza nel mondo cripto. E mentre i critici urlano al conflitto di interessi, Musk reagisce promettendo trasparenza: «Se il pubblico pensa che stiamo tagliando qualcosa di importante o che non stiamo eliminando gli sprechi di spesa, fatecelo sapere!» scrive su X, ribaltando le accuse con una strategia di coinvolgimento pubblico da grande mente del marketing.
Elon Musk e Vivek Ramaswamy fianco a fianco
Ma Musk non è solo, accanto a lui il nuovo presidente eletto ha nominato Vivek Ramaswamy, noto proprio per le sue posizioni dure contro l’eccesso di regolamentazione. Ramaswamy, prima rivale di Trump e poi fiero alfiere della sua campagna per la corsa alla Casa Bianca, viene ora premiato e sembra essere il partner perfetto per questa sfida all’ “ordine costituito”.
“Questi due straordinari americani apriranno la strada alla mia amministrazione”
Le accuse di conflitto di interessi, sollevate dalle Ong e alimentate dal passato dei due imprenditori e dai contratti miliardari di SpaceX, non sembrano rallentare la corsa: al contrario, sono benzina sul fuoco mediatico che alimenta l’ascesa di Dogecoin. Trump rilancia senza esitazioni: «Questi due straordinari americani apriranno la strada alla mia amministrazione». Pare che quella che nasceva come una “moneta-meme” stia aprendo nuovi orizzonti all’economia americana, e non è un caso se già si parla di dogenomics.