Trump ha scelto la squadra di governo. Il Tycoon prepara la lotta contro clandestini e ‘deep state’
Donald Trump ha già scelto la “squadra dei sogni” per il suo secondo ingresso alla Casa Bianca. Il nuovo team di governo dovrà agire contro il deep state e i migranti irregolari ma anche contro tutti i dipendenti federali considerati un ostacolo all’agenda politica repubblicana. Per trovare tutte le nuove personalità politiche il neo-presidente è riuscito a impiegare meno di 7 giorni.
Il primo obiettivo di Trump è il dossier sui clandestini
Il contrasto alle migrazioni irregolari è stato uno degli argomenti principali della campagna repubblicana e Trump ha scelto Tom Homan come responsabile di questo dossier insieme all’ex speechwriter Stephen Miller, il primo fu a capo dell’Ice (agenzia federale per l’Immigrazione) in passato e adesso è responsabile dei confini statunitensi. Miller ha già fatto parte del precedente governo di The Donald e adesso è pronto a tornare alla Casa Bianca implementando nuove proposte: il funzionario statunitense ha proposto di inviare la Guardia nazionale negli Stati repubblicani e democratici per assistere l’Ice nella programmazione degli allontanamenti dei migranti clandestini.
Susie Wiles e Stephen Miller ai vertici dello staff di Trump
Susie Wiles, invece, sarà il capo staff nella nuova amministrazione, mentre Stephen Miller sarà il suo vice. La donna è la prima ad ottenere il ruolo di capo staff nella storia americana e Trump sembra molto affezionato a lei, tanto da appellarsi a lei come “Ice baby” ossia ragazza di ghiaccio. Il tycoon ha ringraziato Wiles per averlo portato alla vittoria durante la sua campagna, conferendole un ruolo piuttosto centrale nel nuovo governo.
La sicurezza interna e nazionale: lo scudo d’America
Assieme ai due falchi dell’immigrazione, spunta il nome di Kristi Noem, già governatrice del South Dakota e adesso a capo del dipartimento di sicurezza Interna. Il budget stanziato per la nuova lealista di Trump risale a 60 miliardi di dollari. Come prossimo consigliere della sicurezza Nazionale spunta il nome del deputato Mike Waltz: costui è stato inviato in Afghanistan, Africa e in generale in Medio Oriente, oltre ad essere stato uno dei temibili “berretti verdi”. Il deputato americano si è dimostrato scettico sulla politica estera di Biden, in particolare sulla Cina e sulla questione afghana, convinto che le scelte del Presidente democratico abbiano portato i talebani nuovamente a Kabul.
Il nome del prossimo segretario di Stato e la politica estera
Stando alle considerazioni dei media americani, Marc0 Rubio potrebbe essere il nuovo segretario di Stato americano: quest’ultimo è senatore della Florida e avrebbe mobilitato il voto della popolazione ispanica verso Donald Trump. Il politico americano nutre ostilità nei confronti della Cina e di Cuba, da cui la sua famiglia è dovuta fuggire. Qualche giorno fa si pensava che questo ruolo sarebbe spettato all’ex ambasciatore Richard Grenell ma ora lo scenario sembra cambiare a favore di quello che potrebbe diventare il primo ispanico alla guida della diplomazia statunitense. La 4oenne Elise Stefanik, ora ambasciatrice alle Nazioni unite dopo essere stata deputata a New York e numero 3 al Congresso, completerà il team della politica estera.
Il “piano ambientale”
“Le industrie vogliono crescere, espandersi ed avere l’abilità di esportare quello che producono, invece di esportare posti di lavoro”. L’ha detto Lee Zeldin intervistato da Fox news, anch’egli deputato e avvocato americano, chiamato ad abolire le decisioni prese da Joe Biden sull’ambiente nell’Epa, che equivale al ministero dell’Ambiente. Secondo lui “ci sono regolamenti che la sinistra ha adottato che finiscono per spingere il business nella direzione sbagliata”. Il suo lavoro dovrà affiancare la scelta del nuovo Presidente repubblicano nell’uscita dagli accordi di Parigi sul clima.