Trump ultima chiamata contro l’astensione: “Se andrete a votare, nessuno potrà fermarci” (video)
La corsa alla Casa Bianca arriva alla sua ultima, febbrile giornata, e a far tremare l’America ci sono Donald Trump e Kamala Harris, ciascuno deciso a ritrarre questa elezione come una battaglia decisiva per il futuro della Nazione. Nonostante mesi di colpi di scena e scandali, la più grande democrazia del mondo sembra tenere tutti col fiato sospeso, con sondaggi che tengono The Donald e Kamala testa a testa in una manciata di stati chiave. Se da un lato si teme un esito incerto che potrebbe richiedere giorni, dall’altro è chiaro che il livello di tensione e mobilitazione ha raggiunto il suo massimo.
La spinta finale di Trump e Harris nei battleground states
A 78 anni, Trump è ancora una forza da non sottovalutare: sopravvissuto a due tentativi di attentato, con un’etichetta di condannato sulle spalle ma un esercito di supporter che lo adora, l’ex presidente – o forse faremo meglio a chiamarlo la star – lancia il suo ultimatum: «It’s our to lose», ad indicare che la vittoria è vicina, ma solo solo se manterranno la rotta. «Se tutti si presentano a votare, non c’è niente che possano fare per fermarci», ha dichiarato davanti ai suoi sostenitori in un’arena gremita a Raleigh, Carolina del Nord, uno dei sette stati chiave in grado di decidere il destino della nazione. Harris, dal canto suo, ha lanciato l’offensiva a Est, coprendo la Pennsylvania, il gioiello del Midwest con i suoi 19 voti elettorali, dove l’attesa è alle stelle.
78 milioni di americani hanno già votato
Più di 78 milioni di americani, un record secolare, hanno già imbucato il proprio voto, giocando d’anticipo un po’ presi dallo sfinimento un po’ dall’adrenalina. Nel frattempo le campagne dei due candidati sparano gli ultimi colpi. La squadra di Harris si dice fiduciosa: «Siamo messi molto bene», ha dichiarato Jen O’Malley Dillon, capo della campagna. Con una mobilitazione impressionante e volontari che hanno bussato a centinaia di migliaia di porte in ogni stato chiave durante il weekend, secondo quanto affermato dallo stratega democratico, Harris punta tutto sull’energia delle donne, dei giovani e delle minoranze, convinta che questa sia la carta decisiva.
Il gioco d’azzardo di Trump e l’asso dell’economia
Al contrario, il Tycoon, sempre pragmatico e senza fronzoli, ha delegato gran parte del lavoro a gruppi esterni, concentrati sulla mobilitazione degli elettori meno assidui piuttosto che sugli indecisi. «I numeri dicono che Trump vincerà questa corsa» ha assicurato Jason Miller, consigliere di lunga data dell’ex presidente, sottolineando la “strategia chirurgica” dietro ogni azione. Niente giri di parole: Trump scommette tutto sul malcontento economico, un’arma che sa maneggiare con abilità e che sa essere la prima preoccupazione degli americani.
L’icona repubblicana
L’iconico repubblicano dai capelli biondi e la cravatta rossa, poi, non rinuncia alla narrativa sulle frodi elettorali, evocata senza sosta fin dalla sua sconfitta nel 2020. È una strategia studiata da mesi: se le urne non lo premieranno, è già pronto a contestare i risultati, promettendo di perseguire i suoi avversari Dem, descritti senza mezzi termini come il «nemico interno».
Domenica, durante un comizio, ha persino scherzato sulle falle nei vetri antiproiettile alla sua ultima manifestazione, commentando, con la consueta provocazione: «Un assassino dovrebbe sparare attraverso i giornalisti per arrivare a me. Non mi dispiace così tanto».
Un’America divisa, ma secondo Kamala pronta alla giustizia
Kamala Harris, invece, interpreta questo scenario come un vero pericolo per la democrazia ed è sempre pronta a lanciare in ballo lo spauracchio del fascismo. Eppure, i suoi toni cambiano nella chiesa di Detroit, dove tenta di rilanciare una visione ottimista dell’America. «Mentre viaggio, vedo americani, dagli stati cosiddetti rossi a quelli blu, pronti a piegare l’arco della storia verso la giustizia», ha detto con tono messianico.
Le ultime ore: battaglia all’ultimo voto
Con pochi punti di differenza e una manciata di stati cruciali in bilico, la posta in gioco non potrebbe essere più alta. Harris concluderà la sua giornata con un evento spettacolare al Philadelphia Museum of Art, accompagnata da star come Lady Gaga, Ricky Martin e Oprah Winfrey, mentre Trump si ritirerà nella sua residenza di Palm Beach, in Florida, in attesa dei risultati.
Gli analisti elettorali calcolano che Harris abbia bisogno di circa 45 voti elettorali nei battleground states per strappare la vittoria, mentre a Trump ne serviranno 51. La battaglia è aperta, ma gli elettori sembrano già aver deciso che questa, comunque vada, sarà un’elezione destinata a lasciare il segno.
IT’S UNHEARD OF WITH THE REPUBLICAN PARTY
But this time? We will get there! “It’s ours to lose.”@RealDonaldTrump #MAGA #TrumpWillFixIt pic.twitter.com/XgLpy6KIku— Real America’s Voice (RAV) (@RealAmVoice) November 4, 2024