Umbria, standing ovation per Meloni: “Noi qui uniti non molliamo. Altri si vergognano a farsi vedere insieme” (video)
Votare Dontella Tesei per non tornare indietro. Il centrodestra è riunito a Perugia per il rush finale e riconfermare la vittoria in Umbria. Meloni, accolta da una standing ovation, fa il suo intervento dopo i leader della coalizione e la candidata uscente alla Regione, Donatella Tesei. “Giorgia non mollare”. La premier promette ai cittadini umbri e non solo:
Meloni: “Noi insieme, gli avversari si vergognano a farsi vedere insieme”
“La mia pazienza non ha limiti, la mia resistenza non ha limiti, la mia capacità, la nostra capacità di lavoro non ha limiti. C’è un limite solo per noi e siete voi, è il consenso dei cittadini”. Così Giorgia Meloni, dal palco di Perugia, chiudendo la campagna elettorale per Tesei presidente. “Noi -avverte- non resteremo al governo della nazione, a differenza di quello che hanno fatto altri, contro il parere dei cittadini”. “Ma finché il parere dei cittadini è con noi, non vi preoccupate che non c’è niente che possa farci mollare. Possono provarle tutte, non c’è niente che possa farci mollare, andremo avanti e come abbiamo fatto finora risponderemo con i risultati al loro odio e alla loro cattiveria, risponderemo con i risultati, nonostante una situazione internazionale difficilissima” per “una stagione di orgoglio, una stagione di ottimismo, una stagione nella quale poter tornare a dire a testa alta, a voce alta: io sono italiano”.
Meloni chiude la campagna elettorale in Umbria: “La sinistra sembra forte nei talk. Poi vai al mercato e…”
“Sono fiera di questi uomini e donne che ci accompagnano ogni giorno, e sono fiera di una solida alleanza politica che nel tempo è diventata anche una bella amicizia personale: questo fa la differenza, anche al cospetto dei nostri avversari. Loro non si sono ancora visti insieme, faranno un presidio forse domani, ma si vergognano di farsi vedere assieme”. Il sentimento è di grande positività. La premier fa una battuta: “Sui talk la sinistra sembra fortissima, ma poi vai mercato e sai la verità…”.
“Manovra ispirata al buon senso. La sinistra pensava al consenso facile”
Meloni rivendica il lavoro dell’esecutivo a tutto campo: “Abbiamo approvato manovra ispirata al buon senso, per posti di lavoro, per rafforzare potere d’acquisto delle famiglie, per aiutare chi ha figli a carico. Una madre lavoratrice può avere ogni anno 5600 euro in più. Parità è se una donna non deve scegliere se aver un figlio o avere una carriera”, dice Meloni all’Auditorium San Francesco, a Perugia. “E Landini ha il coraggio di invocare la rivolta sociale”. Lo strale ai precedenti governi che hanno gettato i soldi dalla finestra:”La sinistra i soldi li sprecava comprando consenso facile: pensavano che i cittadini fossero meno intelligenti di quanto siano. Noi bbiamo ereditato centinaia di miliardi di ero di debiti per pagare la ristrutturazione delle seconde case col superbonus”. Infilza gufi e cassandre: “Hanno sperato che l’Italia affondasse con questo governo per punire gli italiani perché non hanno votato per loro. Loro preferirebbero governare un cumulo di macerie piuttosto che restare all’opposizione in una terra prospera”.
“Elly, sii seria: devi dire agli italiani qual è la posizione del Pd su Fitto”
Il tema Europa è cruciale nell’intervento della premier. Meloni fa una dura requisitoria contro la segretaria del Pd, Elly Schlein per la postura scandalosamente anti italiana sulla nomina di Fitto. “Da giorni chiedo alla segretaria del Pd quale sia la posizione ufficiale, non riesco ad avere una risposta. Schlein deve dire agli italiani quale è la posizione del Pd, lo deve dire agli italiani, non a me, perché le persone serie fanno così. Sono basita, mi aspetto una parola chiara”. “Il partito socialista europeo, di cui il Pd è il gruppo più numeroso, ci viene a dire che l’Italia non deve avere la vicepresidenza della Commissione europea con Raffaele Fitto, io penso che anche gli italiani di sinistra di fronte a queste decisioni possano avere qualche dubbio, penso sia inaccettabile”.
Meloni al Pd: “Quando la smetterete di chiedere aiuto fuori dalla patria?”
L’argomento è determinante e chiama in causa l’anti italianità del partito guidato dalla Schlein. La premier incalza: “Noi abbiamo il Pd che qualche settimana fa ha chiesto alla Commissione Ue di aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia per il protocollo sull’Albania. Sapete che succede se si apre una procedura d’infrazione? Devi pagare, devi pagare, sono soldi. Voglio chiedere a Elly Schlein: quand’è che smetterete di chiedere l’aiuto fuori dalla patria per fare quello che voi non siete in grado di fare?”. Io tengo al rispetto dei ruoli e dico che intendo andare avanti sull’immigrazione. E fare tutto il possibile per fermare quella irregolare, piaccia o non piaccia alla sinistra” “Io -assicura- i miei impegni li mantengo, quello per cui sono stata votata dagli italiani”