Un hotel nel bellunese ha rifiutato turisti israeliani: “Sono responsabili di un genocidio”. Centrodestra: “Vergogna”

14 Nov 2024 20:33 - di Gabriele Caramelli

Un hotel nella provincia bellunese avrebbe rifiutato la prenotazione di alcuni clienti israeliani. Volevano prenotare su Booking un soggiorno sulle Dolomiti ma l’albergo avrebbe declinato la loro proposta in quanto “responsabili di genocidio, non sono clienti ben accetti nella nostra struttura”. Lo screenshot in lingua inglese della risposta è stato successivamente pubblicato dal comunità ebraica di Milano, che parla di una “discriminazione palese” nei confronti di queste persone.

Lega, Centinaio sui turisti israeliani: “E’ un segno di come l’antisemitismo sia tornato ad essere una piaga”

“Se questa notizia fosse confermata, sarebbe una vergogna” ha replicato il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio. Il responsabile del dipartimento Turismo della Lega, ha poi aggiunto che ” questo albergatore avrebbe accusato ingiustamente cittadini che niente hanno a che fare con le scelte del loro governo e li avrebbe respinti solo perché ebrei” e dunque “È un segno di come l’antisemitismo sia tornato a essere una piaga nel nostro Paese”.

Gasparri, Fi: “Spero non sia vero”

“Spero non sia vera questa notizia che parla di albergatori di Selva di Cadore che avrebbero rifiutato la prenotazione di turisti israeliani. Altrimenti bisognerebbe pensare che costoro fossero in preda a uno stato confusionale” così ha commentato Maurizio Gasparri sull’accaduto, proseguendo nel dire che “si potrebbe trattare di spettatori della trasmissione tv del servizio pubblico che su Rai 3 alimenta la propaganda anti israeliana e in sostanza anti semita”.

Ciambetti, Lega: “Mai confondere i popoli con i loro governanti”

“Mai confondere i popoli con i loro governanti e con gli errori degli Stati. Ciò vale per gli israeliani come per i palestinesi” ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, per la Lega. “Nessuno confonde il popolo afghano con i Talebani, né il popolo iraniano con l’oscurantismo dell’estremismo religioso degli ayatollah e via dicendo – ha continuato l’esponente del Carroccio qui a Venezia ebbi l’onore di incontrare di persona Shimon Peres, uomo che credeva nella pace e che voleva la pace: credeva in due nazioni e due Stati per gli israeliani e i palestinesi e questo obiettivo mi sembra ancora oggi l’unico realistico e possibile”.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *