Unseen Bar – Milano

9 Nov 2024 0:01 - di Redazione

Unseen Bar
Via Ronchi, 13 – 20134 Milano
Tel. 345/3648133
Sito Internet:

Tipologia: cocktail bar
Prezzi: cocktail 10/12€
Chiusura: Lunedì

OFFERTA
“Benvenuti ad Unseen Bar, il vostro santuario virtuale in forma liquida; non c’è un bancone, non c’è una bottigliera, ci siete solo voi. Lasciatevi trasportare, socializzate e fatevi sorprendere”. Questo è il biglietto da visita del cocktail bar in zona Lambrate in cui assaggiare le miscele di Milo Occhipinti, giovane bar tender veronese, forte di una significativa esperienza sulla scena della mixology londinese. Di questo locale, il cui nome significa “non visto”, colpisce subito l’assenza del bancone, l’abbattimento totale della barriera tra barman e cliente, con un grande tavolo al centro della stanza sul quale Milo prepara direttamente le sue creazioni. Dopo aver letto la curiosa drink list e aver chiesto qualche consiglio, abbiamo deciso di iniziare con un Cookies & Cream, un cocktail delicato a base di whisky in cui la nota sour del limone è ben calibrata con la nota dolce della vaniglia. Abbiamo provato anche un Pastel Skies, un drink fresco e colorato di un bel rosa acceso, molto beverino e mai stucchevole, a base di gin, anguria e combawa, un agrume simile al lime proveniente dall’estremo Oriente, nel quale, anche qui, l’acido e il dolce sono bilanciati con sapienza. Abbiamo proseguito la nostra serata con altri due assaggi: lo Zero9Twenty, a base di gin e disponibile anche in versione analcolica, un’esplosione di gusto dato dalla fragola, dal pomodoro e dal basilico che convivono in perfetta armonia, e Azul, una versione del frozen margarita che si gusta come una granita azzurra al gusto puffo arricchita da un’interessante nota piccante. I cocktail, serviti con dei divertenti floppy disk anni ’80 come sottobicchieri, vengono sempre accompagnati da una bottiglia d’acqua e da alcuni stuzzichini italiani e giapponesi, come le gustose arachidi al wasabi.

AMBIENTE
Il locale è piuttosto raccolto, con un’unica sala al centro della quale troviamo un grande tavolo che può ospitare fino ad un massimo di 16 persone. L’arredamento è moderno, minimal e tutto sui toni del grigio, con un chiaro richiamo alla corrente underground vaporwave, fatta di musica elettronica, statue greco-romane, illustrazioni dell’immaginario manga e riferimenti agli anni ’80 e ’90. E poi il bagno, una vera e propria location nella location, in cui un David di Donatello osserva gli avventori intenti a decidere se premere un grande – e irresistibile – bottone rosso.

SERVIZIO
Non c’è un personale di servizio, si occupa di tutto il bar tender che, tuttavia, si dimostra piuttosto riservato e poco incline alla convivialità, in curiosa contrapposizione con la filosofia e l’allestimento del locale.

Recensione tratta da Milano de La Pecora Nera – ed. 2024 – www.lapecoranera.net

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