Urso al Cna: “Nuovi fondi per le energie rinnovabili alle Pmi ricavati dai fondi Pnrr inutilizzati”
”Ho appena firmato il decreto che dà attuazione alle misure di sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili esclusivamente alle piccole e medie imprese”: le parole di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, intervenuto all’assemblea annuale del Cna, hanno rassicurato la categoria, e non solo sul fronte dei sostegni economici agli artigiani. Il ministro ha precisato che “320 milioni di euro a fondo perduto” serviranno “per realizzare tecnologia green, cioè pannelli fotovoltaici e impianti eolici. ” Tra pochi giorni presenterò in Europa, insieme ad altri paesi che lo stanno sottoscrivendo, il non paper (un documento non ufficiale ndr) sull’auto che mi auguro sarà discusso – ha detto Urso – nel Consiglio competitività del prossimo 28 novembre a Bruxelles”. Il secondo non paper verte invece “sulla chimica e sulla siderurgia che è alla base dell’industria europea per cambiare le regole del green deal”.
Urso e le modalità di stanziamento dei nuovi fondi
”La ricontrattazione è finita a dicembre dello scorso anno – ha evidenziato Adolfo Urso – quando la Commissione ci ha autorizzato 17 miliardi di euro che abbiamo preso da capitoli tipo lo stadio di Firenze, anche magari utili ma non conseguibili in tempo, e li abbiamo spostati tutti sul fronte dell’impresa attraverso Repower Eu, quindi sulla tecnologia green sul fronte dell’impresa”. Stando alle sue parole, questi soldi derivano da fondi riposizionati del Pnrr, inizialmente “destinati a misure che non avrebbero avuto efficacia, oppure comunque a misure che non sarebbero state possibili realizzare nei tempi del Pnrr”.
Le anticipazioni sul no al Green Deal
I due non paper sul Green deal in Ue ”indicheranno la rotta che l’Italia vuole percorrere con gli altri partner europei – ha sottolineato il ministro -invitando subito, perché non c’è un giorno da perdere, a modificare la rotta “mantenendo i target della ‘transizione ambientale del 2035, per quanto riguarda l’auto, e del 2050, per la piena decarbonizzazione”. Urso ha poi precisato: “Gli obiettivi, l’ambizione alta dell’Europa, è quella di indicare la via della civiltà”.