Urso al Cna: “Nuovi fondi per le energie rinnovabili alle Pmi ricavati dai fondi Pnrr inutilizzati”

15 Nov 2024 16:12 - di Gabriele Caramelli

”Ho appena firmato il decreto che dà attuazione alle misure di sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili esclusivamente alle piccole e medie imprese”: le parole di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, intervenuto all’assemblea annuale del Cna, hanno rassicurato la categoria, e non solo sul fronte dei sostegni economici agli artigiani. Il ministro ha precisato che “320 milioni di euro a fondo perduto” serviranno “per realizzare tecnologia green, cioè pannelli fotovoltaici e impianti eolici. ” Tra pochi giorni presenterò in Europa, insieme ad altri paesi che lo stanno sottoscrivendo, il non paper (un documento non ufficiale ndr) sull’auto che mi auguro sarà discusso – ha detto Urso – nel Consiglio competitività del prossimo 28 novembre a Bruxelles”. Il secondo non paper verte invece “sulla chimica e sulla siderurgia che è alla base dell’industria europea per cambiare le regole del green deal”.

Urso e le modalità di stanziamento dei nuovi fondi

”La ricontrattazione è finita a dicembre dello scorso anno – ha evidenziato Adolfo Urso – quando la Commissione ci ha autorizzato 17 miliardi di euro che abbiamo preso da capitoli tipo lo stadio di Firenze, anche magari utili ma non conseguibili in tempo, e li abbiamo spostati tutti sul fronte dell’impresa attraverso Repower Eu, quindi sulla tecnologia green sul fronte dell’impresa”. Stando alle sue parole, questi soldi derivano da fondi riposizionati del Pnrr, inizialmente “destinati a misure che non avrebbero avuto efficacia, oppure comunque a misure che non sarebbero state possibili realizzare nei tempi del Pnrr”.

Le anticipazioni sul no al Green Deal

I due non paper sul Green deal in Ue ”indicheranno la rotta che l’Italia vuole percorrere con gli altri partner europei – ha sottolineato il ministro -invitando subito, perché non c’è un giorno da perdere, a modificare la rotta “mantenendo i target della ‘transizione ambientale del 2035, per quanto riguarda l’auto, e del 2050, per la piena decarbonizzazione”. Urso ha poi precisato: “Gli obiettivi, l’ambizione alta dell’Europa, è quella di indicare la via della civiltà”.

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