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Valditara annuncia uno dei primi campus liceali in Umbria: “Esperienza innovativa e rivoluzionaria”
In Umbria aprirà uno dei primi campus per i ragazzi degli istituti tecnici-professionali, l’ha annunciato il ministro dell’Istruzione Valditara nell’intervista sul Corriere dell’Umbria. Stando alle parole del titolare del dicastero, per il nuovo progetto le sovvenzioni risalgono a “100 milioni di euro complessivamente” , mentre la cittadella studentesca umbra avrà l’obiettivo di mettere insieme “l’istruzione tecnico-professionale, la formazione professionale, le aziende, le università ed eventualmente anche i licei”.
Valditara: “Un’esperienza innovativa e rivoluzionaria”
Il ministro ha precisato che “l’obiettivo è di creare un dialogo fra privato e pubblico e fra le varie filiere formative che possano utilizzare le distinte esperienze, i laboratori, la didattica con un fattore comune alla base, quello delle competenze e delle esperienze dell’impresa, dell’università, degli Its, dell’istituzione tecnica, dell’istruzione e della formazione professionale”. Secondo Valditara, questa “sarà un’esperienza molto innovativa, per certi aspetti rivoluzionaria e siamo convinti possa essere di straordinaria utilità per lo sviluppo economico del territorio”.
Its, un collegamento tra istruzione e mondo del lavoro
Per il sistema Its in Umbria sono stati stanziati 20 milioni di euro, secondo quanto riportato da Giuseppe Valditara, che ha poi aggiunto come i medesimi debbano “far parte di una filiera capace di creare un collegamento fra l’istruzione su base professionale e il mondo del lavoro”. Il ministro ha successivamente specificato come in Umbria “Donatella Tesei e la sua giunta hanno posto molta attenzione anche alla formazione professionale. La riforma del 4+2, tra l’altro, è destinata proprio a valorizzare fortemente la formazione regionale” in quanto “consente a chi proviene dalla formazione quadriennale, certificata e di qualità, l’accesso diretto alla maturità, ovvero di iscriversi agli Its ovvero, ancora, al percorso universitario”. Stando alle convinzioni del ministro, tra gli aspetti principali di questo nuovo progetto c’è “una forte valorizzazione della formazione professionale regionale”, conciliata chiaramente anche con i percorsi di studio degli alunni italiani.