Alcoltest a tolleranza zero? No, a 0,5. Salvini smonta le bufale sul nuovo codice della strada (video)

31 Dic 2024 17:18 - di Luisa Perri

“Il nuovo codice della strada sul consumo di alcool non cambia nulla”. Così il Ministro dei trasporti Matteo Salvini in un video messaggio, rispondendo alle fake news che sono montate sui social in questi giorni.

“Si potrà bere al cenone esattamente come l’anno scorso”

Replicando a un’utente, Salvini dice: “Annalisa, ma perché tutti dicono che non si può più bere come prima? E chi lo dice, non ha capito cosa sta dicendo. Il nuovo codice della strada sul consumo di alcol non cambia nulla. Il massimo era 0,5 prima, il massimo rimane 0,5 oggi”. Insomma, prosegue il ministro dei Trasporti nel corso del suo intervento social di San Silvestro, “si potrà bere al cenone esattamente quello che si poteva bere al cenone dell’anno scorso. (0:32) Avete potuto bere con i parenti a Natale? Esattamente quello che il codice permetteva di bere l’anno scorso”.

Salvini ha anche scritto una risposta a Lucio Pistillo, presidente dell’Antica Cantina di San Lorenzo, che su ‘il Giornale’ gli ha indirizzato una lettera aperta in cui lamenta un calo del consumo di vino a causa del nuovo codice della strada

“Gentile presidente, mi dispiace dovermi ripetere, ma il nuovo codice della strada non modifica i limiti consentiti per il consumo di alcol. Si potrà continuare a bere nel rispetto delle regole in vigore da anni! I suoi clienti potranno consumare bottiglie come nel 2023, nel 2022, nel 2021- In compenso, c’è stata una stretta rigorosa per quanto riguarda l’uso improprio del cellulare alla guida (prima causa di distrazione e quindi di incidenti)”.

“Purtroppo – prosegue Salvini – gran parte dei media hanno scatenato una campagna di terrorismo mediatico sull’alcol, totalmente infondata, e non hanno speso energie per le vere strette.In altre parole, la gente pensa che sia totalmente vietato bere e può sottovalutare i rischi – per esempio – di mandare messaggini mentre si è al volante. Eppure le prime due settimane dall’entrata in vigore del nuovo codice hanno offerto risposte confortanti, con un calo di incidenti mortali (-20,3%) e vittime (-25,4%), nonostante una robusta campagna di disinformazione. Speravo che, almeno su un tema delicato come la tutela della vita, la maggioranza dei media italiani offrissero serietà”.

Con l’entrata in vigore del nuovo codice della strada sono da subito operative una serie di misure mentre per altre occorreranno decreti attuativi. Per l’attuazione della delega, il Governo ha a disposizione 12 mesi dalla entrata in vigore per la predisposizione di tutti i decreti legislativi necessari.

Guida in stato di ebbrezza: cosa prevede il nuovo codice della strada

Ai conducenti condannati per guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l o con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l sono apposti sulla patente rilasciata in Italia i codici unionali 68 «LIMITAZIONE DELL’USO – niente alcool» e 69 «LIMITAZIONE DELL’USO – solo veicoli dotati di alcolock». Questi codici permangono 2 anni se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l; 3 anni se supera 1,5 g/l.

Con Codice 69: il conducente può guidare in Italia solo veicoli M o N dotati di alcolock. Se al conducente che ha i codici 68 e 69 viene accertato lo stato di ebbrezza (da 0,5 a 0,8 g/l; tra 0,8 e 1,5 g/l; oltre 1,5 g/l) le sanzioni previste sono aumentate di un terzo; le sanzioni sono raddoppiate in caso di manomissione o rimozione alcolock.

L’Alcolock è un dispositivo che impedisce l’avviamento del motore con livello di alcool superiore a 0 g/l. Occorre un decreto del Ministero dei Trasporti (entro 6 mesi dalla entrata in vigore della legge) per stabilire le caratteristiche del dispositivo, le modalità di installazione e le officine autorizzate al montaggio.

Tolleranza zero sull’assunzione di droghe

Tollerenza zero invece per chi assume droghe prima di mettersi alla guida. In caso di incidente stradale, infatti, è sufficiente che venga accertato il collegamento temporale tra l’assunzione di stupefacenti e la guida per far scattare lo stato di alterazione psico-fisica. Viene meno il principio adottato fino ad ora relativo al nesso di causalità tra assunzione e alterazione psico-fisica. L’accertamento può essere effettuato attraverso prelievo di liquido salivare del conducente (nell’immediatezza del fermo del veicolo).

Se chi si è messo alla guida dopo aver assunto stupefacenti non ha conseguito la patente, all’accertamento o al rifiuto di sottoporsi a controlli scatta il divieto di conseguire la patente (o la sospensione o la revoca del foglio rosa eventualmente posseduto) fino a 24 anni compiuti (se minore di 21 anni) o da 1 a due anni, intanto che si conclude il procedimento penale.

 

 

 

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