All’asta rara lettera di Mozart per i suoi famosi quartetti di Haydn: “Non posso lasciarli andare così a buon mercato”

7 Dic 2024 19:54 - di Redazione
Mozart

Dalle teche del tempo spunta un documento che si rivela molto più che una chicca per amatori: una rara lettera di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), a lungo considerata perduta, ritrovata negli archivi di un’importante famiglia aristocratica francese. L’originale biglietto scritto a mano, che è stato pubblicato in numerosi libri su Mozart negli ultimi 103 anni, è stato destinato direttamente a un’asta. Ed è stata offerta dalla casa International Autographs Auctions Europe SL a Malaga, in Spagna, con una stima tra 100.000 e 150.000 euro.

All’asta rara lettera di Mozart per i suoi famosi quartetti di Haydn

Nella descrizione del lotto si legge che solo 25 lettere firmate di Mozart, «molte delle quali incomplete. E la maggior parte scritte al padre o ad altri parenti», sono state ufficialmente messe in vendita negli ultimi 50 anni. Questo esemplare presenta lievi macchie, strappi e pieghe, ma l’inchiostro rimane eccezionalmente nitido, consentendo una chiara lettura del suo notevole contenuto. Il testo include il primo riferimento conosciuto di Mozart ai suoi famosi quartetti d’archi di Haydn, oltre a una masterclass su come l’intraprendente ventisettenne vendeva la sua merce.

Come Mozart autopromuoveva la sua musica

Mozart scrisse questa lettera nell’aprile del 1783. Il “Monsieur!” a cui si rivolgeva era il musicista parigino Jean-Georges Sieber, che fu il primo a diffondere la musica di Mozart quattro anni prima, quando pubblicò la “Sinfonia n. 31 in re maggiore” del compositore austriaco, nota anche come “Sinfonia di Parigi”. In questa lettera, scritta in tedesco, Mozart inviava a Sieber tre concerti per pianoforte finiti.

Una produzione continua frutto di un talento all’opera

«Probabilmente conoscete le mie sonate per pianoforte con accompagnamento di violino, che ho fatto pubblicare qui da Artaria and Company», esordiva Mozart. Menzionando la sua casa editrice non ufficiale. Poi comunicava che aveva «tre concerti per pianoforte che possono essere eseguiti con un’orchestra completa, con oboi e corni», scrisse Mozart. Incoraggiato dal fatto che sapeva che Artaria li avrebbe presi se Sieber avesse rifiutato, il compositore aggiunse: «Datemi 30 luigi d’oro per essi, e questa è la fine dei nostri affari».

«Non posso lasciarvi questi 6 quartetti per meno di 50 luigi d’oro»

Mozart offrì a Sieber anche sei quartetti, che sarebbero poi diventati i suoi famosissimi quartetti Haydn. In quel momento solo uno era già pronto, ma Mozart notoriamente scriveva la musica prima nella sua testa, quindi probabilmente erano tutti, in un certo senso, vicini al completamento. «Non posso lasciarli andare così a buon mercato», contrattò Mozart. «Non posso lasciarvi questi 6 quartetti per meno di 50 luigi d’oro».

Haydn al padre di Mozart: «Tuo figlio è il più grande compositore a me noto»

Il compositore concludeva fornendo un indirizzo per la risposta di Sieber, che ora è andato perduto. Tuttavia, gli storici hanno dedotto che Sieber rifiutò l’offerta di Mozart, poiché Ataria annunciò la pubblicazione di tutti e sei i quartetti nel settembre 1785, dopo aver compensato Mozart con 100 ducati. Mozart chiamò queste opere in onore di Franz Joseph Haydn, il padre del quartetto d’archi. Quando Haydn li aveva ascoltati sei mesi prima, aveva detto al padre di Mozart: «Tuo figlio è il più grande compositore a me noto, sia di persona che di nome».

 

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