Virologi allarmati sul Giubileo: “A Roma rischio epidemie”. Mantovano sdrammatizza: abbiate fede

21 Dic 2024 17:37 - di Diana Volpi
giubileo Roma

Mancano pochi giorni all’apertura del Giubileo e Roma si prepara a diventare il crocevia del mondo, con oltre 30 milioni di pellegrini attesi nella città eterna. Ma oltre alla sfida logistica, pesa l’ombra di emergenze sanitarie: dal Sud America, ancora segnato dalla Dengue nel 2024, all’eredità delle pandemie globali, il richiamo alla prudenza è inevitabile. Gli esperti sottolineano l’urgenza di non sottovalutare i rischi e di adottare misure tempestive.

Bassetti: “Dobbiamo vigilare sulle malattie provenienti da certe aree del mondo”

«La previsione di un flusso così imponente ci deve spingere a vigilare sulle malattie provenienti da certe aree del mondo», spiega Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. «Se il 2025 sarà un anno particolarmente caldo, dobbiamo iniziare già da maggio a disinfestare le zone di Roma dove possono annidarsi le zanzare − dichiara l’infettivologo − per evitare di creare le condizioni di possibili focolai di Dengue».

Roma non si può permettere di farsi cogliere impreparata, e il piano per fronteggiare eventuali emergenze sanitarie è già stato avviato. Prevenzione e sensibilizzazione saranno le parole d’ordine, non solo per evitare il riaccendersi di malattie tropicali, ma anche per proteggere la città dai virus respiratori stagionali.

La lezione di La Mecca: i raduni di massa sotto la lente per il Giubileo

Mauro Minelli, immunologo della Fondazione per la Medicina personalizzata, sottolinea come i raduni di massa – dal pellegrinaggio annuale a La Mecca ai grandi eventi sportivi – possano diventare veicolo di focolai infettivi. «Dire che l’attenzione deve essere alta per prevenire eventuali contagi e contestuali diffusioni di malattie infettive sarebbe privo di senso se non associato alle capacità dei singoli di adottare comportamenti responsabili ed idonei al fine di contrastare l’emergere di eventuali fattori di rischio». Tra le priorità ci sono la vaccinazione antinfluenzale, soprattutto per over 60 e bambini, e quelle contro pneumococco e meningococco.

«Per i viaggiatori con patologie a carico del sistema immunitario o con gravi malattie croniche, così come per gli over 65, quanto mai opportuna dovrebbe essere un’approfondita consultazione con il proprio medico, preliminare all’eventuale partenza», consiglia Minelli, che insiste sull’importanza di una sorveglianza capillare per garantire la sicurezza di tutti.

Sorveglianza e pragmatismo: l’approccio di Ciccozzi

Sulla stessa lunghezza d’onda, l’epidemiologo Massimo Ciccozzi invita a un monitoraggio mirato delle provenienze dei fedeli. «Ogni nazione può avere una particolare endemia dovuta ad un virus che potrebbe arrivare qui da noi», avverte Ciccozzi, evidenziando l’importanza informare i viaggiatori sui comportamenti da adottare nei luoghi affollati – come sui mezzi pubblici – e magari consigliare l’uso della mascherina.

Tuttavia, l’esperto non si limita alle raccomandazioni: propone presidi filtro per evitare il sovraccarico dei pronto soccorso romani e suggerisce di coinvolgere giovani medici specializzandi nella gestione delle emergenze.

Sicurezza e gestione urbana: il nodo della polizia locale

Le sfide non si fermano alla salute pubblica. Dopo l’attentato di ieri sera a Magdeburgo, l’allerta terrorismo torna a insidiarsi nelle vite degli europei. «L’imminente apertura della Porta Santa e dell’anno Giubilare ci impone di rivedere le politiche di gestione urbana della sicurezza», afferma Marco Milani, segretario romano del Sulpl. «Formazione, protocolli operativi e strumenti idonei sono ormai imprescindibili per un corpo di polizia cittadina che costituisce la presenza prevalente delle istituzioni sul territorio urbano»

Mantovano e la fede a prova di Giubileo

In questo contesto allarmistico, non manca chi, con un tocco di ironia, cerca di stemperare la tensione. «Con monsignor Fisichella potremmo scrivere un libro su come arrivare al Giubileo senza perdere la fede», scherza il sottosegretario Alfredo Mantovano durante l’inaugurazione della nuova Piazza Risorgimento. «Un paio di anni fa più di uno ci guardava con l’aria con cui gli inglesi augurano good luck quando la situazione è disperata», sorride l’esponente di Fratelli d’Italia, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato che rende Roma ancora più bella.

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