Canta “Metti un guinzaglio alla tua ragazza”: Gualtieri scopre che Tony Effe non può esibirsi a Capodanno
Il Campidoglio, secondo quanto si apprende, chiederà a Tony Effe “di fare un passo indietro e di rinunciare ad esibirsi nel concerto di capodanno al Circo Massimo, che non deve essere un’occasione divisiva per la città”. La presenza dell’artista ha scatenato nelle ultime giornate le polemiche di diverse associazioni. Ieri Differenza Donna ha definito “una scelta scellerata organizzare un concerto, dove il target saranno le ragazze e i ragazzi, nel quale sarà tra i protagonisti un cantante come Tony Effe, autore di testi sessisti, misogini e violenti”.
Sempre sabato 14 dicembre, prima della presa di posizione del Campidoglio, il rapper romano sui social aveva pubblicato una storia in cui ringraziava il Comune di Roma e si diceva onorato di cantare al Circo Massimo ‘nella mia città’. ‘Rispetto e amo tutte le donne – scriveva Tony Effe – e mi dispiace che qualcuno ancora pensi il contrario. Roma ci vediamo a Capodanno’.
“Metti un guinzaglio alla tua ragazza”
Tony Effe ha scritto brani dai testi in cui la donna viene descritta in situazioni umilianti e degradanti, come ad esempio nel brano DM scritto con Wayne Santana e Dylan in cui si parla della fidanzata di un tipo descritta come “cagna”. In una strofa: “Metti un guinzaglio alla tua ragazza, ci vede e si comporta come una troia”; dal brano Magazine: “Mi vede e dopo apre le gambe, la scopo e poi si mette a piangere“.
Mazzi contro l’esibizione di Tony Effe: “Spacciatori di violenza strapagati”
”La vicenda innescata dalle polemiche sul concerto di Capodanno a Roma” in merito alla partecipazione del cantante Tony Effe “ci suggerisce che, d’ora in avanti, si dovrebbe prestare più attenzione a chi si offre un palco per cantare. Non c’entra nulla, in questi casi, il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, che è sacro. C’entra invece il mostrare senso di responsabilità nel non diventare complici di spacciatori di violenza strapagati, nel non preparare loro ribalte per poterlo fare come se tutto fosse normale”. Così Gianmarco Mazzi, sottosegretario di Stato alla Cultura con delega allo spettacolo dal vivo. ”Mi hanno molto colpito le parole del presidente argentino Milei che ieri con semplicità ha detto ‘al male organizzato occorre contrapporre il bene organizzato’. Ecco – sottolinea – lo trovo un bel consiglio per i nostri