Cdm: Carbone nuovo direttore dell’Agenzia delle Entrate. Via libera al decreto per gli aiuti militari a Kiev

23 Dic 2024 19:25 - di Redazione
CdM Agenzia Entrate

Nella riunione a Palazzo Chigi è stato dato il via libera alla nomina del direttore dell’Agenzia delle Entrate dopo le dimissioni di Ernesto Maria Ruffini. A quanto apprende l’AdnKronos la scelta sarebbe ricaduta su Vincenzo Carbone, attuale vicedirettore vicario e capo della divisione Contribuenti dell’Agenzia.

Chi è Vincenzo Carbone

Classe 1963, originario di Palma Campania, Vincenzo Carbone è entrato nell’amministrazione finanziaria nel 1990, dopo la laurea in Giurisprudenza e l’abilitazione all’esercizio della professione forense. Nel 1999 vince il concorso per 162 dirigenti presso il Ministero delle Finanze e dai primi anni 2000 a seguito dell’istituzione delle Agenzie fiscali, ricopre numerosi incarichi dirigenziali in Agenzia delle Entrate, sia a livello centrale sia regionale. Sposato, ha tre figli maschi, tutti laureati (due in Business Economics e uno in Giurisprudenza. E’ un grande appassionato di Storia e tifoso del Napoli. In particolare, dal 2005 Carbone ha guidato l’ufficio Contenzioso tributario presso la Direzione centrale Normativa e Contenzioso dove successivamente ha assunto anche l’incarico di capo ufficio Registro.

Dal 2006 è a capo dell’ufficio Analisi e ricerca presso la direzione regionale della Campania; dal 2009 e fino al 2014 svolge il ruolo di capo ufficio Fiscalità delle imprese e finanziaria presso la Direzione regionale del Lazio. Successivamente, dal 2014, passa al timone delle Direzioni provinciali I e II di Roma. Il primo incarico di vertice, come direttore centrale Grandi contribuenti e internazionale, arriva nel 2020. Segue, nel 2022, la nomina a direttore centrale Grandi contribuenti e internazionale con funzioni di capo divisione Contribuenti aggiunto.

Approvato il dl Caivano bis

E’ iniziato con un applauso al leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini il consiglio dei ministri di questo pomeriggio. L’esecutivo ha voluto così sottolineare la soddisfazione per l’assoluzione incassata dal leghista lo scorso 20 dicembre, quando il tribunale di Palermo ha emesso il verdetto per il caso Open Arms. La riunione – tra le altre cose- ha dato il via libera al decimo decreto di forniture militari a Kiev. Inoltre è stato approvato il cosiddetto decreto Caivano bis. Come annunciato nei giorni scorsi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il provvedimento mira a trasformare la struttura del Commissario straordinario per Caivano in Commissario per le aree degradate e bisognose di interventi.

Il modello Caivano verrà così esteso ad altre zone definite ad “alta vulnerabilità sociale”. Sette quelle individuate: Rozzano (Milano), il quartiere Alessandrino-Quarticciolo di Roma, il quartiere Scampia-Secondigliano di Napoli, Orta Nova (Foggia), Rosarno-San Ferdinando (Reggio Calabria), il quartiere San Cristoforo di Catania e il quartiere palermitano di Borgo Nuovo. Stanziati 180 milioni per un triennio, con un piano che dovrà essere definito entro due mesi dal commissario straordinario.

Via libera definitivo dal Consiglio dei ministriallo schema di decreto legislativo che istituisce l’Albo nazionale delle botteghe storiche. Il provvedimento, in attuazione della legge per la concorrenza e su proposta del ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, tutela e valorizza il carattere storico e di eccellenza di attività esistenti da almeno cinquant’anni e connotate da un particolare interesse. Una “opportunità unica – commenta il Ministro Zangrillo – per preservare e tramandare alle future generazioni un patrimonio culturale unico in tutto il mondo”.

 

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