Crociata pro migranti: Avvenire, giornale dei Vescovi, imbarca pure il magistrato anti-Salvini
La santa alleanza tra magistrati pro-migranti e antigovernativi e Avvenire, il giornale dei Vescovi, è stata formalizzata domenica 29 dicembre. Il commento, firmato dall’ex pm della Procura di Agrigento Luigi Patronaggio, vanta un titolo che non lascia adito a equivoci: “La sentenza sul caso Open Arms: un amaro spartiacque”.
Non sfugga la coincidenza temporale dell’editoriale dell’attuale procuratore generale di Cagliari: è apparso nell’edizione domenicale di Avvenire: scelta strategica perché è il numero di maggiore diffusione, dato che finisce distribuito gratuitamente a migliaia di fedeli nelle parrocchie di tutta Italia.
Chi è Luigi Patronaggio: il magistrato di Open Arms e Diciotti
È proprio dagli uffici guidati da Patronaggio alla Procura agrigentina che è uscita l’inchiesta Open Arms. Si tratta dell’indagine avviata nel 2019 confluita poi, dopo un passaggio al tribunale dei ministri di Palermo, nel processo contro Matteo Salvini. Insomma, per dirla con una boutade, è come se Avvenire avesse chiesto di commentare la sentenza su Gesù a Ponzio Pilato. Al di là del paragone irridente, ai lettori del quotidiano dei Vescovi è stata fornita il suono di una sola campana, che rintocca decisamente contro il centrodestra e contro il governo.
Infatti, nell’agosto 2019 è stato proprio Patronaggio a salire a bordo della nave dell’Ong spagnola e a sequestrarla, permettendo uno sbarco vietato dal Viminale retto all’epoca dall’attuale segretario della Lega. Tornato nei suoi uffici, il magistrato ha poi aperto un fascicolo contro Salvini per sequestro di persona e abuso di ufficio. Il resto è storia, con il rinvio a giudizio per l’ex ministro dell’Interno e la successiva assoluzione.
Avvenire arruola il magistrato anti Salvini: vanno accolti tutti i migranti
Come scrive il direttore della Verità, Maurizio Belpietro: «L’editoriale è un peana a favore dell’immigrazione, una summa di tutti gli argomenti usati in questi anni per sostenere la tesi secondo cui non è possibile respingere nessuno e men che meno governare il fenomeno dell’immigrazione. Le argomentazioni sono le solite, peraltro esposte in maniera ben poco approfondire un’accoglienza senza se e senza ma. Soprattutto senza verifica delle richieste di protezione internazionale, unico motivo che dia diritto a entrare in un Paese senza avere mezzi di sostentamento, né un posto dove risiedere. e dunque a carico della collettività».
La linea di Avvenire: sempre più contro il centrodestra e Salvini
Non deve sfuggire nemmeno che ormai la tendenza della chiesa di Bergoglio è questa. Luca Casarini e la sua Ong sono diventati un punto di riferimento ecclesiastico, tanto che lo stesso esponente no global veneto è stato nominato da Papa Francesco all’interno del sinodo globale grazie alle sue “competenze” sul fenomeno migratorio. Un altro crociato nella santa alleanza pro-immigrazione selvaggia.