E infine uscimmo a riveder Stellantis. La svolta “sovranista” ottenuta dal governo piace a tutti…
E infine uscimmo a rivedere Stellantis… Il day after del “tavolo di concertazione”, partito ieri con buoni risultati, salutati anche dai grandi giornali economici, vede il gruppo guidato dagli Elkann fornire, finalmente, anche numeri e “trasparenza” sui piani industriali nel nostro Paese. Sottolineatura che non è secondaria. L’ex Fiat riparte dall’Italia, una svolta imprevedibile fino a ieri, quando comandava, con pessimo risultati, il portoghese Tavares. Il responsabile Stellantis Europa Jean-Philippe Imparato, francese che ama l’Italia per sua stessa ammissione, ha puntato subito, negli incontri col governo e col ministro Urso, sulla centralità dell’Italia nel suo business, in un’ottica che potremmo definire, senza eccesso di forzature, di “sovranismo economico”.
Le novità importanti, da ieri finalmente note, sono che Stellantis manterrà in attività tutti i siti nel Paese e conferma gli investimenti che il Gruppo effettuerà in Italia. Si parla per il 2025 di circa 2 miliardi di euro di investimenti negli stabilimenti e 6 miliardi di euro nello stesso periodo in acquisti da fornitori operanti in Italia. Il Gruppo, pur in un momento di crescenti difficoltà del settore automotive nel mondo, ha ribadito di voler portare avanti il proprio piano industriale in Italia con risorse proprie, senza qualsiasi forma di incentivo pubblico alla produzione.
Stellantis lancia il “Piano per l’Italia”
Il piano di incremento di Stellantis in Italia per i 2025 coinvolge più impianti:
Pomigliano: dal 2028, sarà installata la nuova piattaforma (STLA- SMALL), sulla quale è prevista la produzione di 2 nuovi modelli compatti.
Mirafiori: sarà basata la produzione della 500 ibrida e della nuova generazione della 500 BeV elettrica.Cassino: verrà introdotta la piattaforma STLA-LARGE su cui saranno prodotti tre nuovi modelli come la nuova Alfa Romeo Stelvio, Alfa Romeo Giulia e una nuova vettura top di gamma.
Melfi: beneficerà nel corso dei prossimi anni del lancio di 7 nuovi modelli tra cui la nuova DS, la nuova Jeep Compass, la nuova Lancia Gamma e la nuova DS7, tutte elettriche.
Atessa: dal 2027 sarà avviata la produzione di una nuova versione di Large Van.
Modena: diventerà il polo dell’alta gamma Made in Italy.
Termoli: per il 2025 resta aperta la realizzazione di una Gigafactory
Nel corso del 2025 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Stellantis terranno aperto un dialogo costante sugli effetti e sugli impatti delle iniziative previste nel settore automotive.
FdI saluta l’inizio di una nuova fase per il governo
Il lavoro fatto dal ministro Urso e i primi risultati ottenuti dal “tavolo” di concertazione, riunitosi ieri al ministero, vengono stigmatizzati da diversi esponenti di Fratelli d’Italia. “Grazie all’impegno del governo Meloni e del ministro Urso finalmente è stato raggiunto un accordo con Stellantis che pone l’Italia al centro dell’azione dell’azienda automobilistica. Aumento dei modelli in produzione, elettrici e ibridi, e la salvaguardia dei livelli occupazionali, in linea con gli investimenti produttivi e avviando processi di inserimento, aggiornamento e riqualificazione delle persone del Gruppo. Prende perciò forma il nuovo piano industriale di Stellantis per l’Italia che prevede un investimento per il 2025 di 2 miliardi di euro negli stabilimenti e 6 miliardi di euro nello stesso periodo in acquisti da fornitori operanti in Italia. Grazie all’incessante lavoro del governo e in particolare del ministro Urso si apre una fase nuova per l’automotive italiana”, dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Matteo Gelmetti. “Grazie al governo Meloni e al ministro Urso è stato raggiunto un accordo con Stellantis che mette nuovamente al centro l’Italia nelle politiche del gruppo automobilistico. Si tratta di un risultato eccezionale che prevede interventi straordinari, a cominciare dall’investimento per il 2025 di 2 miliardi di euro negli stabilimenti e 6 miliardi di euro nello stesso periodo in acquisti da fornitori operanti in Italia. Il piano industriale di Stellantis prende forma e lo dimostra l’aumento dei modelli in produzione, elettrici e ibridi, e la salvaguardia dei livelli occupazionali, in linea con gli investimenti produttivi e avviando processi di inserimento, aggiornamento e riqualificazione delle persone del Gruppo”, aggiunge il senatore di Fratelli d’Italia Salvo Pogliese, capogruppo FdI in Commissione Industria a Palazzo Madama.