Esplosione di Calenzano, sciacalli politici in azione: si sa pochissimo, ma già chiedono al governo di riferire

9 Dic 2024 18:20 - di Natalia Delfino
calenzano

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato il governatore della Toscana, Eugenio Giani, per avere informazioni sui feriti, per portare la solidarietà alle famiglie delle vittime e per ringraziare i soccorritori che sono intervenuti con grande professionalità a seguito dell’esplosione alla raffineria Eni di Calenzano, in provincia di Firenze. Al momento il bilancio dell’incidente comunicato dalla prefettura è di due morti accertati, tre dispersi e 26 feriti, due dei quali gravi. Le due vittime e i tre dispersi sono tutti operai che stavano guidando le autocisterne. Si tratta di un operaio originario di Catania di 57 anni, un operaio di Napoli di 62 anni, un operaio originario della provincia di Novara di 49 anni, un operaio nato in Germania ma italiano di 45 anni e un operaio di Matera di 45 anni. Il Comune di Calenzano ha disposto due giorni di lutto cittadino, Giani ha proclamato il lutto regionale per mercoledì. Sul caso la Procura di Prato ha aperto un fascicolo e nominato i periti anche per accertare eventuali responsabilità penali. L’area, inoltre, è stata posta sotto sequestro. Secondo una prima ricostruzione, l’esplosione sarebbe stata provocata dalla perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. La prefettura, intanto, ha fatto sapere che sono rientrati gli allarmi sui rischi per la salute.

Poche informazioni sull’esplosione, ma per l’opposizione il governo deve riferire subito

Allo stato attuale non si hanno ulteriori dettagli, ma l’opposizione ha già iniziato a chiedere a gran voce che il governo riferisca in Parlamento. In particolare, M5s e Pd hanno avanzato la richiesta alla Camera: Andrea Quartini del M5s ha chiesto che a intervenire siano “sia il ministro Calderone, perché è l’ennesimo incidente sul lavoro, sia il ministro Pichetto Fratin rispetto al disastro ambientale che potrebbe essersi verificato”; il dem Marco Furfaro ha parlato della “ennesima strage” sul lavoro e ha chiesto che il “governo riferisca immediatamente per accertare le responsabilità”. La richiesta del Pd è stata poi reiterata al senato dal capogruppo Francesco Boccia.

Torselli: “Sciacalli politici, non esistono altre definizioni”

Il governo, a partire da Giorgia Meloni, si è immediatamente attivato sull’incidente. I ministri competenti, ciascuno per il proprio ambito, hanno aperto tutti i canali di comunicazione e di azione coordinata con le strutture sul territorio e con quelle preposte alla gestione di questi casi. Ma, in attesa di avere un quadro minimamente chiaro sull’accaduto, al quale al momento manca anche l’identità delle vittime, la richiesta dell’opposizione appare quanto meno prematura.

Di “sciacalli politici” ha parlato l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Francesco Torselli. “Non esistono altre definizioni per chi, di fronte ad una tragedia come quella accaduta a Calenzano, pensa a strumentalizzare l’accaduto per la propria propaganda politica. Mentre i soccorritori, collaborando con comune e regione, entrambi guidati peraltro dal Pd, si prodigano in maniera impeccabile per salvare vite e limitare i danni, alcuni politici in cerca di visibilità scelgono la strada più vergognosa per far parlare di se”, ha aggiunto Torselli, domandandosi “cosa passi nella testa a quei parlamentari del Pd e del Movimento 5 Stelle, come i toscani Furfaro e Quartini, i quali, mentre non conosciamo ancora il numero delle vittime e dei feriti gravi che si trovano in codice rosso, se ne escono per puntare il dito contro il Governo chiedendo un immediato e insensato passaggio parlamentare”. Immagino che il Governo relazionerà in aula, come probabilmente lo farà il governatore Giani in consiglio regionale, quando gli organi competenti avranno accertato le dinamiche della tragedia e quando, soprattutto, sarà terminata la conta delle vittime, dei feriti e dei dispersi. Chiederlo oggi – ha concluso l’esponente di FdI – è semplicemente vergognoso”.

FdI: “Questo è il momento del cordoglio”

FdI, in una nota dei parlamentari toscani, aveva sottolineato, prima ancora che l’opposizione decidesse di cavalcare il caso, che “questo è il momento del cordoglio e del dolore. Nessun’altra parola dovrebbe aggiungersi in questo terribile frangente”. “In queste ore drammatiche, in uno scenario la cui terribile portata è ancora purtroppo da definire, ci stringiamo alle famiglie delle vittime e dei feriti dell’esplosione avvenuta questa mattina nella raffineria di Calenzano (Firenze). Grazie a tutti coloro che, ad ogni livello, sono impegnati per garantire assistenza non risparmiando aiuto”, si legge ancora nel comunicato. Alle vittime di Calenzano è stato dedicato anche un minuto di silenzio ad Atreju, prima dell’inizio dei lavori della seconda giornata.

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