Fedez, stavolta il dissing travolge Sala: Milano brucia e il sindaco è un influencer con la fascia tricolore
Fedez protagonista del dissing dell’anno: ma stavolta non c’entra l’ami-nemico Tony Effe, con cui si ritroverà a rivaleggiare sul palco dell’Ariston al prossimo Festival di Sanremo firmato da quel furbacchione di Carlo Conti. Stavolta le rime dell’ultimo rap “scorretto” prendono di mira – senza per questo rinunciare alle solite stoccate riservate alla ex moglie Chiara Ferragni – niente poco di meno che il sindaco di Milano, Beppe Sala.
Fedez, il dissing contro Sala anima un pungente botta e risposta
E via col dissing: «Milano brucia, uno stupro ogni venti ore. Beppe Sala, un influencer con la fascia tricolore. La politica richiede, il giornalismo provvede. Priorità di ‘sto paese: farsi i ca**i di Fedez», canta Federico Lucia in un freestyle di ultima generazione – in stile con le ultime incursioni socio-polemiche – ospite martedì sera di Real Talk, format dedicato al rap italiano. La strofa, però, non è piaciuta al sindaco di Milano che ha ribattuto.
Il sindaco replica il rapper contrattacca
E sulle note della recriminazione politica, le rime non sempre baciate del rap di fresca presentazione animano un botta e riposta tra il sindaco di Milano e il cantante, con tanto di disaccordi sulla questione sicurezza a Milano. A scagliare la prima rima, ieri, è stato il rapper di Rozzano, che in un freestyle a Real Talk ha attaccato tutti, a partire dal primo cittadino meneghino. E quel riferimento alla «Milano che brucia», nella morsa di una violenza conteggiata in «uno stupro ogni venti ore» amministrata da un sindaco «influencer con fascia tricolore», canta Fedez, colpiscono in pieno volto Sala.
La risposta di Sala al rapper: “Non mi sembra che Fedez abbia contribuito alla sicurezza milanese”
Sala che, incassato il colpo sotto la cintura, nel giro di una discreta manciata di ore, in occasione della presentazione del programma espositivo cittadino del 2025 replica interdetto. E punge. «Io non so cosa dire – ha detto Sala – non mi sembrava che Fedez avesse contribuito alla sicurezza milanese, se vogliamo dirla tutta. E la chiudo qui». Invece non finisce là…
La contro-replica del cantante al sindaco: «È il tuo lavoro, non il mio»
Fedez non incassa, e a stretto giro contro-replica: «È il tuo lavoro, non il mio», mette nero su bianco il rapper in una storia su Instagram, ripostando le parole del sindaco. Quello stesso sindaco che solo, quattro anni fa – che per come si sono evoluti gli eventi di Milano e dei Ferragnez, sembrano un’era zoologica fa – consegnava a a Fedez e all’allora consorte Chiara Ferragni l’Ambrogino d’oro: la massima onorificenza cittadina ricevuta dalla coppia per l’impegno profuso contro il Covid.
Quanto sono lontani i tempi dell’Ambrogino d’oro…
Una vita fa, quando Fedez si scagliava a suon di rime contro ben altri obiettivi… Quando pensare che Fedez potesse arrivare a dire che tra “il generale Vannacci ed Elly Schlein preferisce di gran lunga Vannacci”, perché «la Schlein non attecchisce, chi la voterebbe? … Comunicativamente Vannacci è dieci spanne sopra, se la mangia», era inimmaginabile. Oggi però, col bis dell’attacco a Sala, l’asticella dell‘imprevedibilità si alza ancora di più.