Fu denunciato da un collega, Vannacci assolto. “Il suo libro non è violento e non diffama nessuno”

12 Dic 2024 18:13 - di Leo Malaspina

Prosciolto “perché il fatto non sussiste” il generale Roberto Vannacci. La sentenza è stata emessa questa mattina dal gup militare di Roma Daniela Melchiorre. Il generale era accusato di diffamazione nei confronti di un militare a seguito della pubblicazione del suo libro “Il mondo al contrario”. La Procura militare aveva richiesto l’archiviazione del procedimento mentre il gip aveva deciso di procedere con un’imputazione coatta, portando il caso a giudizio. Durante l’udienza, la procuratrice militare Antonella Masala ha ribadito la richiesta di proscioglimento dell’imputato, che era presente in aula.

“Sono molto soddisfatto dell’esito pienamente assolutorio del processo,” ha dichiarato l’avvocato Giorgio Carta, difensore del generale Vannacci. “Questa sentenza conferma una verità da noi sempre sostenuta: il libro del generale non contiene espressioni offensive né incita all’odio o alla violenza, come invece ipotizzato nelle denunce iniziali. Inoltre, questa decisione segna la chiusura positiva di tutti i procedimenti penali militari avviati contro il mio assistito, permettendogli di concentrarsi con serenità sull’attività parlamentare demandatagli da oltre mezzo milione di elettori”.

Vannacci assolto per un libro diventato best seller

Roberto Vannacci è tra i tre deputati europei con la somma più alta di entrate extra rispetto allo stipendio da europarlamentare. Lo afferma uno studio della Ong Transparency international. Vannacci, che secondo il report ammonta entrate extra da 200 mila euro, si piazza in terza posizione dietro al romeno Gheorge Piperea (Ecr), che domina la classifica con 657 mila euro di “reddito parallelo”, e al francese Laurent Castillo (Ppe), con 231 mila. Alla base del boom economico dell’europarlamentare leghista ci sono le vendite del suo libro, “Il mondo al contrario”. Lo studio di Transparency International elenca anche diversi esempi di aperto conflitto d’interessi: come nel caso di Gunther Sidl (S&d, Austria), membro della commissione per l’Ambiente, che guadagna altri 5 mila euro come membro del comitato consultivo sulla sostenibilità di una delle più grandi società elettriche in Europa, iscritta nel registro europeo per la trasparenza.

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