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Galeazzo Bignami presidente dei deputati FdI: chi è l’esponente della “generazione Atreju” temprato nella rossa Bologna

Politica - di Viola Longo - 3 Dicembre 2024 - AGGIORNATO 4 Dicembre 2024 alle 08:35

La militanza giovanile, la formazione istituzionale nelle amministrazioni locali, l’elezione a deputato e poi l’incarico di governo come viceministro alle Infrastrutture. Il nuovo capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami, classe 1975, è un esponente di quella generazione Atreju che è cresciuta facendo politica dal basso, mosso da un sentimento che ancora oggi campeggia nelle sue brevi note biografiche sui social: “Amo l’Italia”.

Galeazzo Bignami eletto capogruppo di FdI alla Camera

L’elezione a presidente dei deputati di FdI è avvenuta per acclamazione, nell’assemblea convocata dopo che il suo predecessore, Tommaso Foti, ha giurato come nuovo ministro della Coesione e degli Affari europei al posto di Raffaele Fitto, andato a ricoprire l’incarico di vicepresidente esecutivo della Commissione Ue. Con Foti, che l’assemblea dei deputati ha accolto con un lungo applauso, Bignami condivide la provenienza da un territorio in cui essere di destra non è mai stato facile: l’Emilia Romagna. Di Piacenza l’uno, di Bologna l’altro. Nel capoluogo in cui è nato, Bignami ha anche fatto l’università, affrontando un contesto che per la destra giovanile era tra i più ostili in Italia. In altri anni, suo padre Marcello, storico esponente della destra scomparso prematuramente nel 2006, subì un attentato sotto casa, colpito alle gambe da cinque spari. Era il 1974, un anno prima della nascita di Galeazzo.

L’esponente della “generazione Atreju” che s’è fatto le ossa nella rossa Bologna

Conosciuto come scrupoloso, battagliero, esperto, Bignami si è fatto le ossa prima di tutto sui banchi dell’opposizione, mai dismettendo quella grinta necessaria per vedersela con la potente sinistra emiliano-romagnola. Non a caso, ancora oggi, anche per via dell’approfondita conoscenza maturata sul territorio, è tra i più pungenti avversari della segretaria dem Elly Schlein. Nella Bologna di entrambi, Galeazzo Bignami è stato giovanissimo consigliere di zona e poi consigliere comunale di lungo corso, dove ha svolto tra l’altro l’incarico di capogruppo di An, rimanendo sempre impegnato anche sul fronte della politica giovanile. Spesso recordman di preferenze, dopo un mandato in consiglio regionale è approdato alla Camera nel 2018, nelle file di Forza Italia, cui aveva aderito durante la diaspora della destra seguita allo scioglimento del Pdl. L’anno successivo l’ingresso in FdI e il ritorno a casa. Due anni fa, poi, la conferma alla Camera e la chiamata al governo. Oggi una nuova sfida.

Bignami: “Consigli da Foti? Me li dà da quando ero piccolo…”

“Ho chiesto ai deputati di starmi vicino, perché è importante che si lavori tutti assieme. Credo sia questa la cosa che era più importante dire ed è quello che mi aspetto che avvenga”, ha detto Bignami ai cronisti che lo hanno intercettato subito dopo l’elezione. “L’esperienza di governo – ha proseguito – è certamente un’esperienza entusiasmante, ma è altrettanto entusiasmante guidare il gruppo, in un’azione già tracciata dal presidente Foti che credo sia un punto di riferimento per tutti noi. Oggi è stato chiamato a svolgere il ruolo di ministro al Pnrr, dove l’Italia ha ottenuto risultati ineguagliati dalle altre Nazioni a dimostrazione della positività del governo Meloni anche in un contesto internazionale”. I cronisti, quindi, hanno chiesto a Bignami se Foti gli avesse dato dei consigli: “Sì me li ha dati, me li dà da quando ero piccolo…”, è stata la risposta del neo presidente dei deputati di FdI, al quale sono giunti gli auguri tra gli altri dei colleghi, del suo omologo a Palazzo Madama, Lucio Malan, e del presidente del Senato, Ignazio La Russa.

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di Viola Longo - 3 Dicembre 2024