Gasparri morde Conte sui debiti fiscali della sua compagna: “Prima o poi l’Hotel Plaza pagherà…”
“Quelli che non pagano le tasse le stanno pagando, prima o poi anche l’hotel Plaza verserà quei 29 milioni che pare debba allo Stato italiano di cui ho letto sui giornali”. Ogni riferimento, da parte del capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal Governo sulla legge di Bilancio, non era casuale. La notizia pubblicata giorni fa da Open sull’ammontare del debito che la compagna del leader M5s Giuseppe Conte, Olivia Paladino – proprietaria dell’hotel a Roma -, avrebbe con il fisco, ha fatto in questi giorni il giro dei media e anche delle aule parlamentari. E Gasparri, nel giorno del via libera definitivo alla manovra, al Senato, non ha fatto mancare una sua punzecchiatura.
Conte, Olivia Paladino e i riferimenti di Gasparri al fisco
Olivia Paladino, compagna dell’ex premier Giuseppe Conte, è coinvolta in una complessa situazione debitoria nei confronti del fisco italiano, principalmente legata alla gestione del Grand Hotel Plaza di Roma, di proprietà della sua famiglia. La società che gestisce l’hotel, controllata da Olivia e sua sorella Cristiana, ha accumulato debiti fiscali significativi. Nel bilancio approvato il 5 dicembre 2024, secondo quanto riportato da Open, sono emerse sanzioni e interessi per tasse non pagate pari a 7,8 milioni di euro, portando il debito totale verso il fisco a circa 29 milioni di euro. Questa situazione ha contribuito a una perdita operativa quasi raddoppiata, passando da 4,5 a 8,2 milioni di euro nel 2023. I debiti derivano principalmente da tasse non pagate negli anni precedenti, inclusi i periodi in cui Giuseppe Conte era Presidente del Consiglio. Da qui l’attacco, indiretto, di Gasparri, che nella sua dichiarazione di voto ha punzecchiato anche i sindaci di sinistra: “Con convinzione e con orgoglio votiamo a favore di questa manovra, a favore del Governo Meloni di centrodestra, votiamo la fiducia ad un Governo che è un esempio di stabilità, di serietà, invidiato in Italia e nel mondo”, ha detto ancora Gasparri. Poi la stoccata: “Faccio gli auguri al nuovo presidente dell’Anci: appena Manfredi si abituerà al nuovo ruolo scoprirà che non è stato applicato il turn over agli Enti locali. Caro Manfredi, chiedi scusa e non pubblicare le veline che ti scrivono i funzionari di partito sul giornale di riferimento”.