Harry Potter, l’ossequio al woke della serie tv scatena i fan: no al Piton nero. Ma il razzismo non c’entra
Harry Potter maghetto dell’inclusività, ma l’ipotesi del Piton nero scatena i fan: e il razzismo non c’entra… La firma dei contratti non è ancora apposta in calce ma già si scatenano le polemiche. Del resto, quando di mezzo c’è J.K. Rowling, la sua creatura editoriale dei record – Harry Potter e dintorni – e i proseliti del rito woke immediatamente pronti a balzare sulle barricate, è facile annunciare nubi che preludono alla tempesta. Ma tant’è: sin dalle prime indiscrezioni sul progetto tv, la notizia di una serie di Harry Potter non è stata accolta con il calore che magari la Hbo si aspettava…
Harry Potter versione serie tv: la protesta dei fan
Se poi a questo aggiungiamo che per la scelta personaggio del severo professore di pozioni di Hogwarts descritto da J.K.Rowling nei suoi libri, e interpretato dal compianto Alan Rickman in tutti gli otto film della saga cinematografica, Variety anticipa che in lizza ci sarebbe il britannico Paapa Essiedu – attore nero inglese, noto per aver preso parte a serie tv come Black Mirror, Gangs of London e Progetto Lazarus – la miscela si fa esplosiva. E dubbi e rumors montano: complice il diktat che vige negli Studios di cinema e tv che impongono un decalogo politically correct intestato all’inclusione di genere e etnie.
La scelta del sostituto di Piton all’indice
Fatto sta che, al netto di retro-pensieri e ipotetici retroscena, i fan del maghetto, incrudeliti fautori dell’integralismo letterario che dovrebbe sottendere – almeno nelle intenzioni – ai dettami editoriali, proprio non ci stanno. E si ribellano già a partire dalla possibilità paventata dalle anticipazioni dal set. Secondo i fan, infatti, il presunto prescelto – che, va specificato, al momento sembra non abbia ancora apposto alcuna firma, né l’attore ha confermato di aver accettato il ruolo – sarebbe fenotipicamente in contrasto con il personaggio del severo professore di pozioni di Hogwarts descritto da J.K.Rowling nei suoi libri.
La scelta ricadrebbe sull’attore di colore Paapa Essiedu, ma etnia e razzismo non c’entrano
Ovviamente, tutti coloro che hanno espresso disappunto per questa ipotetica scelta sono stati tacciati di razzismo. E facilmente: dato che Essiedu ha la pelle scura. Molti, però, si sono difesi da questa accusa, chiedendosi persino se J.K. Rowling difenderà la descrizione di Piton fatta nei libri, perché il problema sarebbe proprio che l’attore non somiglia neanche lontanamente al Piton nato dalla penna della scrittrice. Come riporta Il Giornale sulla vicenda social, infatti, «un utente ha scritto: “Rickman è comunque più fedele al personaggio di quanto non lo sia Paapa Essiedu, anche se era troppo grande. Smettetela con la vostra malafede”. Un altro, invece, ha sottolineato che “ci sono talmente tanti attori talentuosi come Paapa Essiedu che corrispondono al personaggio. Questa scelta è forzata, e lo sapete bene”»…
Anche se i dettami della cultura woke finiscono nel calderone…
Nonostante l’attore sia inglese, infatti, per molti fan l’aspetto di Essiedu non si sposerebbe affatto con il prototipo descritto nei volumi che hanno dato origine alla saga e alla sua rivisitazione cinematografica. Severus Piton, infatti, viene spesso descritto con l’incarnato pallido e il sottotono giallo. Con capelli unti che gli cadono ai lati del viso adunco. Una descrizione che non si accosta neanche un po’ a quella di Essiedu. Tanto che su X molti utenti si stanno lamentando proprio di questa scelta, che alcuni arrivano a definire apertamente un “non-sense”. E non è solo una questione di un temuto confronto con l’interpretazione indimenticabile di Alan Rickman: la problematica maggiore sembra infatti essere legata proprio all’aspetto fisico dell’interprete in via di designazione.
Harry Potter versione serie tv, ma non solo
Insomma, non c’è solo chi pensa che la serie finirà nel solito calderone woke. Ma anche – e spesso in prima linea più di altri – chi rilancia una questione di attinenza e pertinenza fisiognomica. Che poi il discorso cada sui dettami del manifesto imposto dalla “cancel culture” (o cultura “woke”) – come è già successo con Halle Bailey per La Sirenetta, e con Rachel Zegler per Biancaneve – aprendo un fronte nel fronte, è un’altra storia. Ma non un campo di battaglia prioritario.
Per il momento non c’è alcun accordo in essere con Essiedu
Dubbi sul cast a parte (non si sa ancora chi interpreterà Harry, Ron ed Hermione), per il momento le sole cose certe che si sanno sulla serie in arrivo nel 2026 è che ogni stagione sarà un adattamento fedele a uno dei libri della Rowling. Autrice che è coinvolta nel progetto come produttrice esecutiva. Nel frattempo, come riferisce “Variety”, per il momento non c’è alcun accordo in essere con Essiedu. E lo stesso attore non ha ancora confermato ufficialmente l’indiscrezione.
Harry Potter, la serie tv parte nel segno delle polemiche
La Hbo, contattata proprio da Variety in cerca di risposte ai pettegolezzi, ha detto solo che condividerà informazioni non appena tutti gli accordi saranno firmati. Nonostante questo, però, il web è già esploso in un forte malcontento. Nonostante tutto, comunque, la nuova serie si propone di fornire un adattamento più fedele al libro rispetto ai film originali: ogni stagione adatterà uno dei romanzi della Rowling. Dunque ora non resta che aspettare la conferma ufficiale del cast della serie tv. Ma se è vero che l’incipit non è tra i più promettenti, il pubblico già sul piede di guerra non aiuta lancio e promozione del progetto…