I “soliti idioti” dei collettivi antifascisti minacciano la festa di Atreju e Milei: “Non è il benvenuto”

9 Dic 2024 17:11 - di Gabriele Caramelli

Segnali minacciosi, in zona Circo Massimo: scritte che non promettono niente di buono e che portano la firma di chi, a sinistra, non gradisce la festa della destra. I collettivi, nelle ore precedenti l’inizio della kermesse, hanno imbrattato i muri adiacenti alla festa di Atreju al Circo Massimo con scritte minatorie  all’indirizzo degli ospiti. “Milei non sei il benvenuto” è una di quelle rivolte contro il presidente argentino, scritta al contrario e con una doppia valenza. La frase è circondata da cerchi frecciati dei Centri sociali e simboli che richiamano il Comunismo e l’Anarchia, tra cui la falce e il martello e la “A” cerchiata. Le scritte, come al solito, riportano un colore rosso sangue: immancabile anche la parola “Antifa” che si riferisce ai gruppi militanti della sinistra antifascista e violenta, che ultimamente ha persino provato ad intervenire nelle università per proibire ai ragazzi di destra di poter fare politica liberamente. Gli antifascisti minacciano ancora una volta un evento della destra, cercando di riportare in auge un clima da Anni di piombo.

I collettivi anarchici e antifascisti minacciano Milei e Atreju

L’ospite speciale di quest’anno è il nuovo presidente argentino Javier Milei, noto per la sue idee decisamente opposte a quelle di una sinistra interamente globalista. Proprio per questo, i collettivi anarchici, comunisti e antifascisti hanno deciso di prenderlo di mira per la sua differente visione del mondo. Da tempo la situazione nelle piazze italiane è incendiata dall’odio nei confronti della destra e delle istituzioni in generale, tra chi grida alla “rivolta sociale” senza dare il giusto peso alle parole e provocando reazioni inaccettabili negli individui che prendono parte alle manifestazioni antagoniste.

Antifa contro la destra

L’organizzazione di questa festa ogni anno coinvolge molte persone tra cui le famiglie degli italiani, che giungono sul posto magari anche per un momento di svago e di interazione non per forza concentrata verso un’interesse politico, ma anche ludico e culturale. Qualcuno non l’ha ancora capito o forse non sopporta che Fratelli d’Italia sia il primo partito della penisola, scegliendo la via dell’intimidazione per delegittimare un’iniziativa pacifica e all’insegna del confronto democratico tra le fazioni partitiche di tendenza diversa. Ancora oggi c’è chi evidentemente preferisce la minaccia al sano confronto delle idee, risultando ancorato alla pericolosità dell’ideologia. Gli antifascisti militanti minacciano Atreju e il suo ospite, perché evidentemente non hanno le benché minima idea dell’importanza di un dibattito o forse non riescono a sostenerlo.

 

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