Il video “fake” di Meloni che bacia Musk indigna perfino i lettori di Repubblica: “E’ giornalismo?”
“Giornalismo? Siete senza vergogna…”, è uno dei tanti commenti apparsi sotto il profilo Instagram di Repubblica, sotto al post nel quale, in modo non chiarissimo, veniva pubblicato il video “fake”, quello del bacio appassionato tra Giorgia Meloni ed Elon Musk, realizzato con l’intellgenza artificiale. “A Parigi, in occasione della riapertura della cattedrale di Notre-Dame, Giorgia Meloni ed Elon Musk si sono incontrati di nuovo. Il feeling politico e imprenditoriale tra la premier e il miliardario è noto da tempo. Dall’intelligenza artificiale è nato così un breve video con tanto di bacio fake tra i due, che ovviamente ha già fatto molto discutere…”, era il post, che solo in alcune parti del video, diventato virale anche su altri canali media, faceva comparire la scritta “realizzato con AI”. Ma in tanti hanno abboccato, fino a spingersi a parlare di “una bella coppia”. I più attenti, invece, tra i lettori di “Repubblica“, si sono indignati con il loro stesso giornale per il “giornalismo artificiale“, indirizzato contro quella che viene considerata un’avversaria politica e che spesso, come nel caso di Massimo Giannini, finisce per essere oggetto di critiche e contumelie varie. Che ne pensa il “moralizzatore” della politica e del giornalismo italiano di questo modo di illustrare le doti amorose, inventate, della presidente del Consiglio?
Il video fake della Meloni e di Musk e la contestazione a “Repubblica”
Anche il giornale online fondato da Enrico Mentana, “Open”, riporta l’indignazione dei lettori di “Repubblica“. “Come altri quotidiani, ha riportato la notizia del falso video. Su Instagram però è una pioggia di commenti scandalizzati. E impauriti. «Non voterei Meloni neanche sotto tortura ma queste situazioni create con intelligenza artificiale fanno paura, è un punto di non ritorno», scrive Sandro. «Ma la gente non ha nulla da fare nella propria vita?, aggiunge una utente». C’è chi invece critica la scelta editoriale: «Wow, che alto livello giornalistico» o «Ma che notizie sono queste? Che vergogna». E infine c’è chi va sul cinematografico, citando la celebre pellicola di Corrado Guzzanti: «”Fascisti su marte” non è stato mai così reale»”.