Intercettazioni choc della Federginnastica, Abodi: “Ci sono le prove, va fatta giustizia” (video)
Non resteranno senza effetti le intercettazioni raccolte dai carabinieri e divenute pubbliche tra il presidente della Federginnastica Gherardo Tecchi e alti esponenti federali in cui si parla di “bastonare” le atlete che hanno denunciato i maltrattamenti nella ritmica.
“Si tratta di una denuncia esplicita – ha dichiarato il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi ci sono anche delle prove che rendono oggettivo quello che è successo, quindi non c’è una parte o l’altra, bisogna stare al di sopra delle parti e chiedere che venga fatta giustizia. Il fatto che dopo tanti mesi e dopo le esperienze competitive di Parigi, che non cancellano il fatto, ci si ritrovi a dover affrontare ancora l’argomento è perché tutti dobbiamo tendere alla trasparenza, all’applicazione delle norme e al rispetto delle persone che denunciano, con o senza safeguarding officer”. Abodi ha parlato a margine della presentazione del Team Italia che parteciperà alle Special Olympics.
“Se ricordate bene – prosegue il ministro – quando uscì il caso, dopo un giorno ho incontrato il presidente Malagò e il presidente Tecchi al Ministero chiedendo semplicemente che fosse riservata grandissima attenzione a quella notizia, così come ogni volta che emerge una notizia dello stesso genere, cioè di abusi e comunque di comportamenti non adeguati ho sollecitato da una parte il Coni e dall’altra la federazione di riferimento alla massima attenzione”, ha aggiunto Abodi.
“Siamo abituati ad un’attenzione che non è sistematica, non è permanente, si accende soltanto quando il fatto è clamoroso. Il presidio su queste tematiche che sono di rispetto in tutte le sue declinazioni deve essere un fatto strutturale del mondo sportivo che vive di valori e che deve saper interpretare con gli organi di giustizia, che devono avere la loro terzietà e indipendenza, devono perseguire tutti coloro che non rispettano questa norma”, ha concluso.
Corradini e Basta: la denuncia delle ex azzurre della ritmica
Negli ultimi giorni due atlete hanno chiesto la revisione del processo sportivo a Emanuela Maccarani, l’allenatrice delle Farfalle. “Pochi giorni fa, tramite i legali Giovanni Frisoli e Vipsania Andreicich, le ex farfalle Anna Basta e Nina Corradini hanno chiesto alla Procura Generale Coni di annullare la sentenza 14 del 9 ottobre 2023 del Tribunale della Ginnastica con cui l’allenatrice azzurra della ritmica Emanuela Maccarani se la cavava con un’ammonizione ‘per aver pronunciato in più occasioni espressioni inadeguate nei confronti delle atlete'”. Lo ha riportato il Corriere della Sera in relazione al caso esploso nel 2022 proprio con le denunce di Basta e Corradini.
A sostegno della richiesta di revisione, secondo i legali delle atlete, ci sono le 350 pagine di atti giudiziari dei pm di Monza che, si legge sul quotidiano “traccerebbero un quadro di connivenze clamoroso tra procura sportiva, allenatrice e vertici Federginnastica”, allegando le intercettazioni.
Che cosa trapela dalle intercettazioni della Federginnastica
Al centro Michele Rossetti, l’avvocato pugliese nel ruolo di Pm federale. “Il 17 novembre 2022, dopo la fine dell’audizione di Basta e Corradini, Rossetti, intercettato dai carabinieri, ne riferisce al presidente Fgi Gherardo Tecchi – si legge sul quotidiano – stimolandolo a prendere provvedimenti contro l’allenatrice Ginevra Parrini, che in tv aveva appena solidarizzato con le due ragazze: ‘Se questa (Parrini, ndr) è tesserata ancora, non so se sia opportuno in questo momento che sennò poi lo strumentalizzano, però qualche bacchettata si potrebbe pure dare, no’. Dalle intercettazioni agli atti della Procura di Monza emerge che i contatti tra Rossetti e il numero uno di una ginnastica nella bufera saranno costanti.
Tecchi spiega al consigliere Armando Guidi che ‘se uno le volesse attaccare queste tre o quattro le possiamo fare nere, ma non si può perché la gente se tu vai addosso alle ragazze diventi un orco e loro le poverine… bisogna aspettare, quando è ora dargli una bastonata nella testa'”. “Lo stesso giorno Rossetti spiega a un conoscente che ‘il problema è che i media gli hanno dato uno spazio. enorme… cioè due stronze che dicono cose che hanno avuto una risonanza paurosa… invitate da tutte le parti… io ho scatenato i miei agenti segreti… dicendo trovatemi tutte le ex farfalle che non si sono messe in combutta con queste (Basta e Corradini) e me le sentirò…'”. La palla per l’eventuale revisione (a questo punto pressoché scontata) passa alla Procura Generale del Coni.