La Tavernaccia – Roma

18 Dic 2024 0:01 - di Redazione

La Tavernaccia
Via Giovanni di Castel Bolognese, 63 – 00153 Roma
Telefono: 06/5812792
Sito Internet: www.latavernaccia.com

Tipologia: romana
Prezzi: antipasti 3,50/15€, primi 10/16€, secondi 13/18€, dolci 6€
Chiusura: Mercoledì

OFFERTA
Può un’osteria essere al tempo stesso fedele alla tradizione e attenta alle nuove tendenze? La Tavernaccia ci riesce grazie a una cucina che si cimenta con successo sui classici della cucina capitolina, proposti senza rivisitazioni e in porzioni abbondanti, e a una cantina che, invece, pesca a piene mani dal mondo bio-natur. Il menù è presente su ogni tavolo in un pratico leggio e valorizza a dovere i fornitori, menzionati in molti piatti oltre che in fondo alla carta. In occasione della nostra ultima visita, che ha fugato le piccole perplessità di cui abbiamo dato conto lo scorso anno, abbiamo deciso di partire con un’ottima parmigiana di melanzane seguita da delle saporite e generosamente condite pappardelle al ragù bianco di cinghiale con pecorino e a una altrettanto valida lasagna cotta nel forno a legna. Meno convincente l’involtino di manzo alla romana, da tradizione servito con gli odori interi, ma penalizzato da un sugo di pomodoro piuttosto scialbo; decisamente meglio è andata con il maialino cotto nel forno a legna con patate, dalle carni succose, e con il coniglio alla cacciatora, incisivo e al tempo stesso equilibrato, che abbiamo accompagnato con una misticanza ripassata in padella da manuale. Qualche perplessità sul fronte dessert: due le opzioni realizzate in casa – noi abbiamo provato con soddisfazione la golosa torta di cioccolato e pere – a cui si è deciso di affiancare l’ampia gamma di una pasticceria della Costiera Amalfitana, non più all’altezza della fama di un tempo, come confermato dalla zuppa inglese e dalla sfera di cioccolato al latte, coulis di lamponi su biscotto al cioccolato, dolci belli a vedersi, ma poco appaganti per il palato. In chiusura un espresso ben estratto e mediamente persistente.

AMBIENTE
Alla grande sala a L, cuore pulsante del ristorante, si aggiunge una saletta più riservata in un contesto informale ma curato, con i muri parzialmente in pietra e una mise en place adeguata. In estate alcuni tavolini vengono piazzati sul marciapiedi che circonda il locale consentendo un consumo all’aperto.

SERVIZIO
Si conferma cortese e preparato, anche se un po’ lento ad inizio pasto.

Recensione tratta da Roma de La Pecora Nera – ed. 2024 – www.lapecoranera.net

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