L’astioso Kyrgios sparge altro veleno. I tifosi di Sinner sbottano con una lettera all’Atp: basta odio. Intervenite
Kyrgios insiste a insultare il campione azzurro, spingendosi addirittura a incitare all’odio contro Sinner, minacciando di aizzargli il pubblico contro in vista dell’Australian Open. Il numero uno, di contro, ha da tempo scelto la linea del silenzio e dell’indifferenza: una strategia che però non seda gli animi di chi dai post e dalle invettive offensive e minacciose del tennista australiano indirizzate a oltranza contro il talento altoatesino ne ha fin sopra la cima dei capelli. E, soprattutto, ritiene che per placare indignazione e rabbia scatenate e dispensate a profusione sui social dal 29enne di Canberra – che non accenna a voler dar tregua al rosso di San Candido – serva ormai ben altro…
Da Kirgios altra crociata social contro Sinner
Così, esauriti gli argomenti in canna, Kyrgios prova a spararne un’altra delle sue. E questa volta il doping non c’entra. Ma comunque, per Kyrgios, c’è sempre un valido motivo per sparlare di Jannik o per sminuirne talento e imprese. Questa volta allora oggetto dei veleni dell’australiano è una supposta mancanza di “aura” da campione di Sinner. Una prerogativa che il nuovo dominatore del tennis mondiale condividerebbe – a detta del tennista circense più iracondo che acrobatico – peraltro col suo amico-rivale: l’altro signore del tennis di oggi e di domani, Carlos Alcaraz.
Bordate al vetriolo dall’australiano contro il numero uno e contro Alcaraz
Kyrgios torna alla carica sui social, tanto per cambiare. E lancia in resta e nessun colpo di tennis da sfoderare dalla manica, ancora (e già da un pezzo), attraverso i social l’australiano prova a lanciare l’ennesima provocazione a Sinner. Tirando in ballo – una volta tanto – pure Carlitos: «Sono soltanto ragazzi, Alcaraz e Sinner non hanno aura» sentenzia il livoroso tennista a riposo per problemi di salute da un pezzo e pronto al rientro in campo. Poi, in risposta a un utente che gli fa notare come i “ragazzi” soltanto quest’anno abbiano vinto due Slam, mentre lui in tutta la carriera non ne ha portato a casa alcuno, si acquieta. Ma è solo per proco: la quiete che prelude a un’altra tempesta di improperi e inaccettabili attacchi.
Calma olimpica e silenzio diplomatico di Sinner non bastano a placare tifosi e amanti dello sport
Del resto, il pregresso fin qui parla chiaro: Jannik Sinner, ancora nelle ultime settimane, è stato il bersaglio preferito degli attacchi di diversi esponenti del mondo tennis, e in particolare di Nick Kyrgios. L’australiano ha intrapreso la sua personale crociata contro il numero uno del mondo dopo la positività riscontrata al Clostebol, che ha portato a una prima assoluzione e al conseguente ricorso della Wada, su cui il Tas si esprimerà in via definitiva non prima di febbraio. Dà lì in poi, passando per tornei, grandi slam e competizioni e affermazioni internazionali, Sinner ha vinto, e Kyrgios ha masticato a fatica. Provando sempre a deglutire l’amaro calice con insulti, minacce, offese che adesso sono sfociate addirittura nell’incitazione all’odio, non solo sui social, ma anche evocato sugli spalti dei prossimi appuntamenti agonistici.
Kyrgios insulta e minaccia Sinner, i tifosi scrivono all’Atp: intervenite!
Così oggi, a difesa dell’azzurro, si sono schierati ufficialmente anche i tifosi di Sinner: una platea sconfinata dalla quale sottraiamo i colleghi e amici scesi in campo fin qui indifesa del campione dal talento sportivo divino e dalla calma olimpica. Tifosi dicevamo allora, che hanno inviato una lettera all’Atp per protestare contro i continui attacchi di Kyrgios: «Con questo appello, gli sportivi che seguono e amano il tennis giocato, tifando nel rispetto delle regole e della concorrenza leale, chiedono all’Atp Tour di prendere una posizione formale e sostanziale nei confronti dei continui attacchi, diffamazioni e incitamenti all’odio esternati da Nick Kyrgios nei confronti di alcuni colleghi», recita allora l’incipit della lettera dei fan di Sinner, diventata subito virale su X.
Kyrgios, i tifosi di Sinner (e gli amanti della lealtà sportiva) esasperati: «Siamo disgustati e preoccupati»
«Il ruolo dello sport e di chi lo rappresenta è quello di sostenere i suoi valori fondanti di rispetto e lealtà», continuano i supporter esasperati, e «nessuno ha il diritto di spogliare lo sport dei capisaldi che lo definiscono, da cui le persone traggono ispirazione e i giovani si relazionano cercando modelli da seguire. Siamo disgustati, indignati e preoccupati per le irripetibili esternazioni che Nick Kyrgios esprime, anche nel ricordo di atti violenti già avvenuti per mano di fanatici alimentati dall’odio».
L’appello a un codice di condotta. Altro che doping…
E se ancora non bastasse, a sostegno della propria tesi i tifosi citano anche il codice di condotta: «Non può non esistere un codice di condotta all’interno del circuito che protegga i giocatori da simili abusi e infatti l’articolo 8.03 dice che una precisa responsabilità dell’Atp nei confronti dei giocatori e, soprattutto, nei confronti del pubblico a cui ci si vuole rivolgere, per il quale deve essere un punto di riferimento. Ora qualunque azione futura ne derivi, plasmerà chi siete come istituzioni». Ai posteri, e ai destinatari chiamati in causa con la missiva dei tifosi, l’ardua sentenza. Altro che Wada…