Macron fa incontrare Trump e Zelensky: cerca la pace nel mondo, ma la Francia resta nel caos

7 Dic 2024 20:39 - di Eleonora Guerra
trump zelensky macron

Con il suono delle campane silenti da cinque anni, è ufficialmente iniziata la cerimonia per la riapertura di Notre Dame, alla presenza di oltre 40 capi di Stato e di governo da tutto il mondo, tra i quali anche Giorgia Meloni e Donald Trump, alla sua prima visita in Europa dopo la rielezione a presidente. “Le grandi nazioni possono raggiungere l’impossibile”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, nel suo discorso inaugurale. In giornata Macron ha ospitato all’Eliseo un incontro a tre con Trump e Volodomyr Zelensky, anche lui invitato alla cerimonia in cattedrale, dove è stato accolto da un grande applauso.

L’incontro tra Macron, Trump e Zelensky: 35 minuti e la foto di rito

L’incontro è durato 35 minuti, al termine i tre leader si sono mostrati insieme nel cortile dell’Eliseo dove c’è stato lo scambio dei saluti davanti alle telecamere. In precedenza c’era stato anche un colloquio a due tra Macron e Trump. “Ho avuto un incontro trilaterale buono e produttivo con il presidente Donald Trump e con il presidente Emmanuel Macron all’Eliseo”, ha scritto su X Zelensky, sottolineando che “il presidente Trump è, come sempre risoluto, lo ringrazio e anche estendo la mia gratitudine a Emmanuel per aver organizzato questo importante incontro”.

Il presidente ucraino: “Abbiamo parlato del nostro popolo, della situazione sul campo e di una pace giusta”

“Vogliamo tutti che questa guerra finisca il prima possibile e nel modo giusto. Abbiamo parlato del nostro popolo, della situazione sul campo e di una pace giusta. Abbiamo concordato di continuare a lavorare insieme e di rimanere in contatto. La pace attraverso la forza è possibile”, ha scritto ancora il presidente ucraino. “Stati Uniti, Ucraina e Francia. Insieme in questo giorno storico, riuniti per Notre Dame, continuiamo i nostri sforzi comuni per pace e sicurezza”, è stato poi il messaggio postato da Macron.

La stretta di mano tra Trump e Zelensky assume una particolare rilevanza alla luce delle attese sull’atteggiamento che la prossima presidenza Usa avrà nei confronti dell’Ucraina e del suo sostegno. Trump e Zelensky si erano comunque già incontrati non molto tempo fa, sebbene prima del voto, a margine dei lavori dell’Assemblea Generale dell’Onu dello scorso settembre, alla Trump Tower. Zelensky allora definì il colloquio “cordiale, buono e costruttivo”. Dopo la vittoria del 5 novembre, Zelensky aveva ribadito di voler lavorare “direttamente” con Trump e di essere aperto alle sue idee per mettere fine al conflitto.

 

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