Milei: “La mia motosega funziona. Con Giorgia, Elon e Donald faremo l’Internazionale di destra”

16 Dic 2024 9:03 - di Carlo Marini
Milei

La ‘motosega’ non solo funziona, ma è proprio “la chiave del successo”. Lo ha assicurato il presidente argentino Javier Milei, che in una lunga intervista con Mario Sechi a Libero, ha elogiato le destre in ascesa nel mondo: da Donald Trump (“grande difensore delle libertà”) a Elon Musk (“Leonardo da Vinci della contemporaneità”) fino a Giorgia Meloni, che “ha dei valori molto solidi, una forza ammirabile e si trova a dover lottare contro un vero e proprio nido di ideologie woke”.

“Per me è sempre un immenso piacere venire in Italia, specialmente qui, perché come dice un mio amico ”Roma è un museo a cielo aperto”. Il motivo principale della mia visita, è l’invito di Giorgia Meloni per partecipare a Atreju, dove ho ricevuto un’accoglienza molto calorosa”, ha detto Milei. Ricetta economica liberale perseguibile anche in Italia? “Se io avessi detto un anno fa che avrei applicato le mie idee in Argentina, un Paese flagellato da cento anni di socialismo, mi avrebbero detto che sarebbe stato impossibile, nessuno avrebbe creduto a un aggiustamento del Pil pari al 15%, nessuno avrebbe creduto alle riforme strutturali che avevo messo in programma e che abbiamo varato. La politica è l’arte di rendere possibile l’impossibile. Quindi penso che la mia visione politica sia applicabile. So che qui in Europa esiste il problema delle restrizioni applicate dall’Unione europea ai vari Paesi, questo ovviamente è un ostacolo per tutti i governanti che hanno buone intenzioni, ritengo però che i Paesi europei debbano mettersi a tavolino e affrontare seriamente la questione, perché non è possibile che un gruppo di burocrati riuniti nella loro torre d’avorio possano decidere della vita di milioni di cittadini”.

Milei a tutto campo nell’intervista a Libero

Anche l’Economist ha riconosciuto il funzionamento della ‘ricetta Milei’. “Ovviamente non credevano alle mie idee. Interessante notare che loro si stupiscono del fatto che questa ricetta abbia funzionato, ma noi stessi ci siamo stupiti della velocità con cui siamo riusciti ad applicarle e raccogliere dei risultati positivi. Perché noi siamo riusciti ad abbassare l’inflazione dal 54% mensile fino all’1,2% mensile. E il livello della produzione che abbia mo in questo momento è sensibilmente più alto rispetto a quello che abbiamo ereditato dai precedenti governi. Infatti siamo diventati un caso di studio estremamente interessante per tante università nel mondo”.

Sul successo della ‘motosega’: “Se avessimo aumentato le tasse per ristabilire l’equilibrio fiscale, saremmo andati in recessione. Tagliando la spesa pubblica abbiamo fatto sì che il settore privato non andasse in sofferenza, dando una spinta all’economia”. Milei ha rilanciato anche l’idea di un’internazionale di destra già suggerita dal palco di Atreju. “Ne ho parlato diverse volte, è formata da Trump, da Meloni, da Bukele e Netanyahu – ha spiegato – Trump è un grande difensore della libertà e un forte oppositore del socialismo, sa che quello è il nemico. La sua è una visione intuitiva, le sue idee non vengono dall’accademia, ma quello che dice contro il socialismo è epico”.

Elon Musk, invece, è il “Thomas Edison, il Leonardo da Vinci della contemporaneità. È anni luce davanti a tutti noi. Capisce il funzionamento del sistema economico, la sua idea è perfettamente allineata alla scuola austriaca dell’economia. La prima volta che l’ho incontrato, mi ha detto che lui si sveglia ogni giorno pensando a come risolvere i problemi dell’umanità. Musk svolge quel ruolo dell’imprenditore così come veniva configurato dalla scuola austriaca e costituisce sicuramente una rivoluzione impressionante in termini di valori”.

Milei ha parlato anche della Cina di Xi Jinping, con cui ha un rapporto “molto positivo, è un partner commerciale che non pone condizionamenti”. Mentre di Netanyahu dice: “è un politico brillante e con una visione molto chiara di quello che sta affrontando. Penso che la difesa di Israele sia innanzitutto una difesa dei valori occidentali. Ecco perché la sinistra lo attacca, Israele è una roccaforte della morale capitalista e della civiltà occidentale”. Infine l’Europa, che secondo il presidente argentino potrà salvarsi solo “se riuscirà a estirpare il cancro dell’ideologia woke”.

 

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