NU’ Trattoria Italiana dal 1960 – Acuto
NU’ Trattoria Italiana dal 1960
Via Prenestina, 27 – 03010 Acuto
Telefono: 0775/56372
Sito Internet:
Tipologia: tipica
Prezzi: antipasti 10/14€, primi 12/14€, secondi 16/22€, dolci 8€
Chiusura: da Lunedì a Mercoledì. A pranzo Giovedì e Venerdì. Domenica sera
OFFERTA
In questa trattoria posta al pianterreno della casa che al secondo piano ospita il celebre ristorante gourmet Colline Ciociare, il cuciniere Salvatore Tassa propone una cucina di sostanza che ama giocare con i piatti della tradizione in ricette sempre interessanti. E dire che il menù, di primo acchito, può lasciare deluso l’avventore in quanto è molto scarno, ma all’arrivo della simpatica moglie dello chef si viene a conoscenza di alcuni fuori carta rigorosamente ispirati da una logica di stagionalità; esiste pure un percorso degustazione a 50 euro (5 in più dello scorso anno). Piacevole l’accoglienza in occasione della nostra ultima esperienza, con delle deliziose zucchine e i loro fiori fritti, croccanti e asciutti, a cui abbiamo fatto seguire delle carnose ed equilibrate melanzane alla vaccinara, preparate come la famosa coda, e dei sodi porcini cotti al forno in foglia di fichi. Eccellenti i primi provati: dei semplici e al tempo stesso stupefacenti spaghetti al pomodoro con l’ortaggio prima spellato e privato dei semi, poi cotto con gli odori, delle profumatissime fettuccine con acciughe, limone e menta (solo un filo troppo sapide) e il piatto signature della trattoria, i favolosi tortelli Nu’ ripieni di parmigiano, mortadella e mostarda in brodo tiepido di vitello, alloro e rosmarino. La nostra esperienza è proseguita con l’assaggio di entrambi i secondi disponibili: delle ottime e rassicuranti polpette con sugo di pomodoro e una deliziosa e tenerissima lombata di vitello proposta con verza. Degna chiusura con una golosa zuppa inglese seguita da un espresso ben eseguito con una miscela di una torrefazione della zona, scelta che testimonia la volontà di Salvatore Tassa di valorizzare gli artigiani del territorio rifiutando le famose forniture (acqua, caffè, ecc.) che monopolizzano la ristorazione di qualità.
AMBIENTE
Lasciata la macchina nel piccolo parcheggio lungo la strada, si scende una discesa per arrivare al pianterreno della casa che ospita questa trattoria. Curato sia l’interno con il grande bancone al centro che lo spazio esterno in cui è possibile mangiare immersi in una quiete di altri tempi. Ampi i tavoli, peccato per la presenza dei tovaglioli di carta.
SERVIZIO
Gestito dalla moglie dello chef e da un’altra signora, risulta preparato, cortese e alla mano, perfetto per mettere a proprio agio il cliente.
Recensione tratta da Roma de La Pecora Nera – ed. 2024 – www.lapecoranera.net